Lo Zweig Fed Indicator è uno degli strumenti più noti sviluppati da Marty Zweig per valutare l’impatto della politica monetaria sui mercati finanziari. L’idea di fondo è che le decisioni della Federal Reserve rappresentino il fattore determinante della liquidità disponibile nel sistema, e dunque abbiano un’influenza diretta sul ciclo azionario.
Zweig Fed Indicator: come funziona
L’indicatore prende in esame le principali armi a disposizione della Banca centrale: il tasso di sconto, il tasso sui Federal Funds e i requisiti di riserva delle banche.
Il tasso di sconto è l’interesse applicato dalla Fed alle banche commerciali e agli istituti di deposito per i prestiti a brevissimo termine tramite la cosiddetta “discount window”. Il Federal Funds Rate, invece, è il tasso al quale le banche si prestano fondi tra loro.
Entrambi rappresentano il cuore della politica monetaria tradizionale e vengono utilizzati per stimolare o raffreddare l’economia. A questi strumenti si aggiungono i requisiti di riserva, che determinano la quota di fondi che gli istituti di credito devono detenere e che, se modificata, può ampliare o ridurre la capacità di concedere prestiti.
Zweig attribuiva un punteggio separato a ciascuna leva monetaria. Un aumento dei tassi o delle riserve veniva considerato un segnale ribassista, pari a meno uno, mentre un taglio, soprattutto se si trattava della prima riduzione dopo un periodo di rialzi, era valutato come segnale fortemente rialzista, con un punteggio di due punti positivi.
Questo rifletteva l’osservazione empirica secondo cui le mosse di allentamento monetario hanno spesso un effetto più potente e immediato sui mercati azionari rispetto agli irrigidimenti.
Zweig Fed Indicator: interpretazione e limiti
Quando il punteggio totale raggiunge +2 o più, il segnale è “estremamente rialzista”, indicando condizioni favorevoli per il mercato azionario. Un punteggio compreso tra 0 e +1 suggerisce neutralità, mentre valori negativi, in particolare pari a -3 o inferiori, segnalano un contesto “estremamente ribassista” e dunque un potenziale rischio per chi investe in equity.
Lo Zweig Fed Indicator non è un sistema infallibile e, come tutti i modelli di market timing, può generare segnali meno efficaci in contesti eccezionali o in presenza di shock esogeni. Tuttavia, il suo valore storico sta nell’aver formalizzato in modo semplice ma rigoroso una regola che ancora oggi rimane interessante per chi osserva i mercati.