Lo Short Interest Ratio (SIR), noto anche come days-to-cover ratio, è uno degli indicatori più utilizzati per misurare il sentiment ribassista su un titolo. Questo indicatore si basa sul confronto tra le azioni vendute allo scoperto, cioè il cosiddetto short interest, e il volume medio giornaliero di scambio.
In sostanza, lo SIR indica quanti giorni sarebbero necessari, teoricamente, per ricomprare tutte le azioni vendute allo scoperto, assumendo che il volume medio rimanga costante. Vediamo come si calcola.
Short Interest Ratio: come si calcola
La formula dello Short Interest Ratio è semplice: si divide lo short interest, ovvero il numero di azioni attualmente vendute allo scoperto e non ancora ricoperte, per il volume medio giornaliero del titolo, calcolato di solito su un periodo di 30 giorni.
SIR = Short Interest / Volume medio giornaliero
Ad esempio, se un titolo registra 10 milioni di azioni vendute allo scoperto e un volume medio giornaliero di 2 milioni di azioni, lo SIR sarà pari a 5, indicando che servirebbero cinque giorni per ricoprire tutte le posizioni short.
Lo Short Interest Ratio è importante perché non fornisce solo informazioni statistiche sul numero di posizioni ribassiste, ma aiuta anche a comprendere le dinamiche di rischio e opportunità sul mercato.
Short Interest Ratio: interpretazione
Interpretare lo SIR permette di valutare l’equilibrio tra le posizioni short e la liquidità disponibile sul titolo. Un valore basso, compreso tra uno e tre giorni, indica che ci sono poche posizioni short rispetto alla liquidità, suggerendo una bassa pressione ribassista.
Valori medi, tra quattro e sei giorni, possono indicare un certo pessimismo degli investitori, ma non eccessivo. Valori elevati, superiori a 7 o 10 giorni, segnalano una concentrazione significativa di posizioni ribassiste.
In questo caso, se da una parte lo SIR può essere interpretato come un segnale di sfiducia, dall’altra aumenta il rischio di short squeeze, ovvero un improvviso rialzo del titolo che costringe gli short seller a ricomprare rapidamente, amplificando ulteriormente la salita dei prezzi.
Per gli investitori con posizioni long, un SIR molto elevato può rappresentare un’opportunità speculativa, soprattutto se si prevede un’inversione rialzista che potrebbe innescare uno “short squeeze”. Per gli short seller, il rapporto serve a valutare il rischio di restare intrappolati in un titolo difficile da ricoprire.