L'Ultimate Oscillator è un indicatore tecnico sviluppato dal leggendario Larry Williams nel 1976 (pubblicato su Stocks & Commodities Magazine nel 1985) per misurare lo slancio dei prezzi di un sottostante in più periodi di temporali. Utilizzando la media ponderata di tre diversi periodi temporali, l'indicatore ha meno volatilità e meno segnali commerciali rispetto ad altri oscillatori che si basano su un singolo lasso di tempo.
L'indicatore utilizza tre tempi nel suo calcolo: 7, 14 e 28 periodi. Il periodo più breve ha il maggior peso nel calcolo, mentre il periodo più lungo ha il minor peso. Di seguito elenchiamo i passaggi per poter costruire l’indicatore:
Calcola la pressione di acquisto “Buying Pressure (BP)” che è il prezzo di chiusura inferiore al minimo o alla chiusura precedente, a seconda di quale sia inferiore. Registra questi valori per ogni periodo in quanto verranno sommati negli ultimi 7, 14 e 28 periodi;
Calcola il True Range che può essere il valore il massimo o la chiusura precedente, a seconda di quale sia il maggiore, meno il valore più basso tra il minimo del periodo corrente o della chiusura precedente, a seconda di quale è il valore più basso. Registra questi valori per ogni periodo in quanto verranno sommati negli ultimi 7, 14 e 28 periodi per creare TR;
Calcola la media a 7, 14 e 28 periodi usando i calcoli delle somme BP diviso TR;
Calcola l'oscillatore finale usando al numeratore i valori Average 7, 14 e 28. Average 7 ha un peso di 4, Average 14 ha un peso di 2 e Average 28 ha un peso di 1. Somma i valori dei pesi nel denominatore (la somma è sette, cioè 4 + 2 + 1 ). Infine, moltiplica per 100.
Ultimate Oscillator è un indicatore che presenta un valore che oscilla tra 0 e 100. Simile all’RSI, i livelli inferiori a 30 sono considerati ipervenduto e livelli superiori a 70 sono considerati ipercomprato.
Per i segnali di acquisto, Williams ha raccomandato un approccio in tre fasi. Innanzitutto, deve formarsi una divergenza rialzista, ovvero quando il prezzo fa un minimo più basso ma l'indicatore segna un minimo più alto.
In secondo luogo, il primo minimo nella divergenza (quello inferiore) deve essere stato inferiore a 30. Ciò significa che la divergenza è iniziata da un territorio ipervenduto ed è più probabile che porti a un’inversione al rialzo dei prezzi.
Infine, l'oscillatore deve superare il massimo della divergenza, ovvero il punto più alto tra i due minimi che hanno formato la divergenza. Le stesse tre fasi, ribaltate, permettono l’identificazione di segnali ribassisti.