Se il McClellan Oscillator offre un colpo d’occhio immediato sull’equilibrio tra titoli in rialzo e in ribasso, il McClellan Summation Index rappresenta la sua naturale estensione verso un orizzonte più ampio. Questo indicatore, infatti, nasce come somma cumulativa dei valori del McClellan Oscillator e consente di osservare le tendenze di mercato con una prospettiva di medio-lungo termine.
McClellan Summation Index: come si calcola
Ogni giorno il valore del McClellan Oscillator viene aggiunto a quello precedente, dando vita a una curva che riflette la “salute” generale del mercato. Il Summation Index viene calcolato quindi nel seguente modo:
MSI oggi = MSI ieri + Oscillatore McClellan oggi
Quando l’indice cresce stabilmente, significa che la maggioranza dei titoli partecipa ai rialzi e che il trend è sostenuto da basi ampie. Al contrario, un indice che scivola verso valori negativi segnala che a prevalere sono i ribassi e che il mercato sta mostrando una debolezza diffusa.
McClellan Summation Index: interpretazione e usi
Ciò che rende il Summation Index particolarmente interessante è la sua capacità di mettere in evidenza divergenze rispetto agli indici di Borsa. Non è raro, infatti, che i grandi listini vengano trainati da poche società a grande capitalizzazione, nascondendo sotto la superficie una partecipazione limitata al trend in atto.
In questi casi, il Summation Index può fornire un allarme di inversione, aiutando a distinguere tra semplici correzioni temporanee e cambiamenti strutturali di tendenza. Per questo motivo il Summation Index è apprezzato soprattutto da analisti e gestori che adottano una visione di lungo periodo.
Non serve tanto a individuare punti di ingresso o uscita precisi, quanto piuttosto a valutare la solidità del mercato nel suo complesso. È, in altre parole, un barometro che misura la pressione sottostante di un trend, offrendo un quadro più ampio rispetto a quello fornito dai soli indici di riferimento.