Il Put/Call Ratio (PCR) è uno degli indicatori più utilizzati per capire se il mercato si sta muovendo con un orientamento rialzista o ribassista. Il PCR è semplice da calcolare e fornisce un quadro immediato delle aspettative degli investitori attraverso l’analisi delle opzioni.
Put/Call Ratio: come si calcola
Il Put/Call Ratio mette a confronto il numero di opzioni put (scommesse su un calo dei prezzi) con quello delle opzioni call (scommesse su un rialzo dei prezzi):
PCR = Numero di put scambiate / Numero di call scambiate
Un’opzione Put conferisce al titolare il diritto (ma non l’obbligo) di vendere l’asset sottostante a un prezzo prefissato (strike price) entro una certa scadenza. È spesso utilizzata come copertura contro ribassi, perché protegge il valore del portafoglio in caso di calo dei prezzi.
Un’opzione Call invece conferisce il diritto (ma non l’obbligo) di acquistare l’asset sottostante a un prezzo prefissato entro una certa scadenza. È tipicamente usata in chiave speculativa per beneficiare di eventuali rialzi futuri.
Quindi, con un PCR di 1 significa che vengono acquistate lo stesso numero di put e call. Tuttavia, nella pratica, il mercato azionario mostra una propensione naturale verso le call, motivo per cui un livello medio “neutrale” si aggira attorno a 0,7.
Put/Call Ratio: interpretazione
Il Put/Call Ratio è considerato un indicatore contrarian: quando il pessimismo o l’ottimismo diventano eccessivi, il mercato tende a muoversi nella direzione opposta.
In generale, quando il Put/Call Ratio si colloca sopra 0,7, significa che sul mercato prevalgono le opzioni put, quindi cresce il pessimismo degli investitori. Paradossalmente, questo viene spesso interpretato come un segnale rialzista, perché un eccesso di cautela tende a precedere fasi di recupero.
Al contrario, quando il rapporto scende sotto 0,7 e si avvicina a 0,5, vuol dire che aumentano le call e, di conseguenza, l’ottimismo del mercato. In questi casi, l’indicazione tende a essere ribassista: troppa sicurezza/compiacenza può lasciare spazio a correzioni.
I segnali diventano ancora più forti quando si raggiungono livelli estremi. Un valore superiore a 1,5 riflette un pessimismo eccessivo e suggerisce che il mercato potrebbe essere vicino a un rimbalzo. Viceversa, un valore molto basso, sotto 0,2, indica un entusiasmo fuori misura, condizione che spesso anticipa un’inversione del mercato.