I dati arrivati ieri dall’inflazione USA hanno rassicurato gli operatori ma potrebbero essere, a causa dello shutdown, poco attendibili. A novembre l’inflazione USA in versione “headline” si è attestata al 2,7% annuo, -0,3% sul dato precedente e -0,4% rispetto alle stime. Meglio del previsto anche l’indice “core”, passato dal 3 al 2,6 per cento.
Il blackout statistico di ottobre ha costretto il Bureau of Labor Statistics a stimare o “congelare” molte voci di prezzo; per alcune categorie sono state utilizzate fonti alternative o i prezzi sono stati mantenuti fermi, mentre gli sconti aggressivi del Black Friday hanno probabilmente accentuato la frenata.
Alcuni economisti hanno avvertito che la metodologia utilizzata nella pubblicazione dei dati potrebbe portare a una riaccelerazione del rapporto sull'inflazione di dicembre. Non a caso, le probabilità di una nuova sforbiciata nel meeting della Fed di gennaio sono stabili in quota 24%.
A due ore dall’avvio il future sul Dow Jones è piatto, mentre i derivati su S&P 500 e Nasdaq salgono rispettivamente dello 0,2% e dello 0,34%.
La Borsa di New York ha fatto sapere che l'orario di negoziazione rimarrà invariato il 24 e il 26 dicembre, nonostante Trump, tramite un ordine esecutivo, abbia stabilito la chiusura delle attività del governo federale in entrambi i giorni. "Tutti i dipartimenti e le agenzie esecutive del governo federale saranno chiusi e i loro dipendenti esentati dal servizio mercoledì 24 dicembre 2025 e venerdì 26 dicembre 2025, rispettivamente il giorno prima e il giorno dopo Natale".
Wall Street Oggi: due velocità per Nike e Oracle, prese di profitto per FedEx
Vediamo quali sono le azioni da tenere d’occhio a Wall Street nella seduta del 19 dicembre 2025.
- Nike (-9,8%): forte calo prima dell’avvio in scia della contrazione dei ricavi nell’area della Grande Cina durante il secondo trimestre fiscale. L'azienda sta inoltre risentendo degli aumenti dei dazi, con un impatto negativo sui margini lordi dovuto alle imposte (Nike crolla a Wall Street: vendite Cina e dazi USA pesano sul titolo).
- FedEx (-0,6%): risultati migliori delle stime ma segno meno prima dell’apertura. Il colosso della logistica ha riportato utili rettificati di 4,82 dollari per azione su un fatturato di 23,47 miliardi di dollari, mentre il consenso LSEG prevedeva rispettivamente 4,11 dollari per azione e 22,79 miliardi di dollari. Negli ultimi 3 mesi le azioni FDX sono salite del 23,89%.
- Oracle (+5%): balzo nel pre-market. Lo sviluppatore di software e altri due investitori hanno firmato accordi con TikTok e il suo proprietario cinese ByteDance per costituire una nuova joint venture denominata TikTok USDS Joint Venture LLC. Oracle, la società di private equity Silver Lake e l'investitore statale emiratino nell'intelligenza artificiale MGX deterranno ciascuno una partecipazione del 15% nella nuova entità, come dichiarato ai dipendenti dal CEO di TikTok Shou Zi Chew.
- Oggi in agenda ci sono i risultati trimestrali di Carnival, Conagra Brands, Lamb Weston Holdings e Paychex.