Azioni ENI in rosso dopo la notizia dell’avvio del collocamento di obbligazioni convertibili per 1 miliardo di euro. Con il FTSE Mib che in corrispondenza del giro di boa ha azzerato le perdite, le azioni della major italiana lasciano sul campo oltre un punto percentuale (-1,16% a 14,62 euro).
A dispetto di un petrolio Brent tornato per la prima volta da inizio anno in quota 90 dollari al barile, la pressione ribassista sul titolo ENI è legata all’effetto diluitivo della conversione del bond a sette anni ed al fatto che agli investitori che intendono sottoscrivere il prestito viene data la possibilità di cedere contestualmente le azioni in portafoglio.
Obbligazioni convertibili ENI: queste le caratteristiche
Questa mattina il Cane a sei zampe ha emesso una nota in cui ha annunciato l’avvio del collocamento di obbligazioni convertibili “senior unsecured” con scadenza 14 settembre 2030 che, prime nel settore, sono caratterizzate da una struttura sustainability-linked.
Le obbligazioni, per cui è atteso un rating “A-” da Standard & Poor’s, “Baa1” da Moody’s e “A-” da Fitch e un importo nominale complessivo pari a circa 1 miliardo di euro, saranno convertibili nelle azioni acquistate nell’ambito del programma di buyback.
Il prezzo di conversione sarà stabilito al termine del collocamento: la società prevede che sarà compreso tra il 20% e il 25% al di sopra del prezzo di riferimento, che sarà determinato come prezzo medio ponderato delle azioni ENI tra il momento di avvio delle contrattazioni e la fissazione dei termini economici del Collocamento.
Per quanto riguarda il rendimento delle obbligazioni, i bond pagheranno una cedola annuale a tasso fisso compresa tra il 2,625% e il 3,125%. Destinate esclusivamente ad investitori qualificati, il taglio minimo è di 100 mila euro, i bond saranno offerti in sottoscrizione al 100% del valore nominale.
Per il Collocamento, ENI si è avvalsa di un sindacato di banche composto da Barclays, Goldman Sachs International e JP Morgan, che agiranno come structuring banks, e, insieme a BofA Securities Europe SA, Citigroup, Deutsche Bank e Morgan Stanley agiranno come joint bookrunners.
Obbligazioni ENI: cosa implica la struttura sustainability-linked
I titoli saranno legati al conseguimento di due target di sostenibilità di ENI da conseguire al 31 dicembre 2025:
- riduzione delle emissioni nette di gas serra (Scope 1 e Scope 2) associate alle operazioni Upstream (Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2)) ad un valore pari o inferiore a 5,2 MtCO2eq (-65% rispetto al livello base del 2018);
- incremento della capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (Renewable Installed Capacity), fino a raggiungere un valore pari o superiore a 5 GW.
In caso di mancato raggiungimento di uno o di entrambi i target, la società pagherà un importo pari allo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni in corrispondenza del pagamento della quarta cedola (14 settembre 2027).