Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato una nuova emissione della famiglia BTP Valore in collocamento da lunedì 20 a venerdì 24 ottobre (fino alle ore 13, salvo chiusura anticipata).
Il titolo, pensato esclusivamente per i piccoli risparmiatori, è caratterizzato da una durata di sette anni e un meccanismo di cedole crescenti (“step-up”) che premia la pazienza: tre anni con un primo livello di rendimento, seguiti da due incrementi successivi (3+2+2 anni), una versione un po' più articolata del solito step up. Le cedole verranno corrisposte ogni tre mesi, garantendo un flusso costante di reddito.
A ciò si aggiunge un premio fedeltà dello 0,8% del capitale nominale, riconosciuto a chi acquista nei giorni di collocamento e mantiene l’investimento fino alla scadenza. Un incentivo che rafforza l’attrattiva dello strumento per chi intende ancorare parte del proprio patrimonio a un rendimento certo, in un contesto di mercato in continua evoluzione.
Il rendimento del titolo a 7 anni emesso dal Tesoro attualmente si attesta al 3,128%, +58 punti base rispetto al dato precedente. Sei mesi fa il rendimento del BTP a 7 anni si attestava in quota 3,38%.
BTP Valore: rendimento garantito e vantaggi fiscali
I tassi minimi garantiti – differenziati per i primi tre anni, per i due successivi e per gli ultimi due – saranno comunicati venerdì 17 ottobre, insieme al codice ISIN che identificherà il titolo. Tali rendimenti potranno essere confermati o, eventualmente, ritoccati al rialzo al termine del collocamento, qualora le condizioni di mercato lo richiedessero.
Il BTP Valore conferma inoltre una serie di vantaggi fiscali già noti agli investitori in titoli di Stato: tassazione agevolata al 12,5% su cedole e premio fedeltà, esenzione dalle imposte di successione e non rilevanza ai fini ISEE fino a 50.000 euro investiti. Un quadro che lo rende competitivo non solo rispetto ai prodotti obbligazionari privati, ma anche rispetto a molte forme di risparmio gestito.
Nei precedenti collocamenti sono stati messi sul mercato BTP Valore per 64,9 miliardi di euro, a cui vanno sommati i 14,9 miliardi del collocamento del BTP Più di febbraio 2025 (BTP Più, tassi cedolari rivisti al rialzo).
💰 Emissione |
🗓️ Periodo di collocamento |
💸 Importo Raccolto (Miliardi di €) |
⏳ Durata (Anni) |
📈 Tassi "Step-up" |
|
1ª |
giugno 2023 |
18,2 |
4 |
3,25% (2 anni) - 4% (2 anni) |
0,50% |
2ª |
ottobre 2023 |
17,2 |
5 |
4,10% (3 anni) - 4,50% (2 anni) |
0,50% |
3ª |
Febbraio/Marzo 2024 |
18,3 (record!) |
6 |
3,25% (3 anni) - 4% (3 anni) |
0,70% |
4ª |
maggio 2024 |
11,2 |
6 |
3,35% (3 anni) - 3,90% (3 anni) |
0,80% |
La nuova emissione è in linea con la volontà governativa di aumentare la quota di debito nelle mani del pubblico retail: da quando, a giugno 2023, è stato emesso il primo BTP Valore, la quota di debito nazionale detenuta da famiglie e imprese non finanziarie è salita dall'11,8% al 14,3% certificato a giugno dalla Banca d'Italia.
Come sottoscrivere il nuovo titolo
L’acquisto del BTP Valore è riservato ai piccoli risparmiatori, che potranno partecipare tramite home banking abilitato al trading online, oppure rivolgendosi alla propria banca o all’ufficio postale di riferimento. La sottoscrizione potrà avvenire a partire da un minimo di 1.000 euro, "avendo sempre - riporta la nota del MEF - la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto", sempre alla pari e senza commissioni di collocamento, restando fermi i costi ordinari di gestione del conto titoli.
Il collocamento avverrà sul MOT di Borsa Italiana, attraverso tre banche dealers – Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banco BPM – e due co-dealers, Monte dei Paschi di Siena e Banca Sella. La struttura di distribuzione mira a garantire ampia accessibilità e liquidità sul mercato secondario, consolidando il ruolo del BTP Valore come strumento chiave di finanziamento del debito pubblico e di investimento sicuro per i cittadini.
Rating Italia: questa sera l'appuntamento è con Fitch
L'annuncio della nuova emissione del BTP Valore arriva nel giorno in cui l'agenzia Fitch si esprimerà sul merito di credito italiano.
"Un upgrade immediato dell’Italia da parte di Fitch appare poco plausibile, soprattutto dopo il recente downgrade della Francia", ha commentato Giacomo Calef, Country head Italia di NS Partners. "È più realistico che l’agenzia riconosca i progressi sul deficit ma sottolinei come il debito/PIL resti elevato. I mercati hanno già ridotto significativamente lo spread dei BTP e i CDS sono ai minimi pluriennali, segno che un miglioramento dell’outlook è in parte prezzato".
Secondo l'esperto, "un upgrade potrebbe concretizzarsi solo nei prossimi 12-18 mesi, se il consolidamento fiscale proseguirà e il debito mostrerà segnali di stabilizzazione".