BTP Valore 2024: come da programma, alle 13 di oggi, venerdì 1° marzo, si è concluso il collocamento della nuova edizione dei buoni del Tesoro garantiti dallo Stato dedicati esclusivamente ai piccoli risparmiatori e affini (il cosiddetto mercato retail).
Indice dei contenuti
BTP Valore 2024: le caratteristiche del nuovo titolo
BTP Valore 2024: come sta andando il primo giorno di collocamento
BTP Valore 2024: risultati del secondo giorno di collocamento
BTP Valore 2024: come sta andando il terzo giorno di collocamento
BTP Valore 2024: come sta andando il quarto (e penultimo) giorno di collocamento
BTP Valore 2024: la terza edizione si chiude con due record
Come si acquista e che tassazione si applica al BTP Valore
I risultati delle precedenti emissioni
Aumento della quota di debito nelle mani dei retail: pregi e difetti
BTP Valore 2024: le caratteristiche del nuovo titolo
Tra gli elementi che caratterizzano questa terza edizione troviamo in primo luogo la durata: dopo i quattro anni dell’edizione maggio 2023 ed i cinque del collocamento dello scorso ottobre, l’edizione 2024 del BTP Valore scadrà dopo sei anni.
Come nella seconda edizione, le cedole saranno pagate ogni tre mesi (mentre nella prima erano corrisposte su base semestrale). I rendimenti saranno prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni.
Per quanto riguarda i tassi cedolari minimi, il Tesoro ha annunciato che si attesteranno:
- al 3,25% per il 1°, 2° e 3° anno;
- al 4% per il 4°, 5° e 6° anno.
Al termine del collocamento verranno annunciati i tassi cedolari definitivi che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione.
Il codice ISIN del titolo durante il periodo di collocamento è IT0005583478.
Anche questa volta è previsto un extra premio finale di fedeltà, pari allo 0,7 per cento (0,5% sia nel primo che nel secondo collocamento), per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza.
BTP Valore 2024: come sta andando il primo giorno di collocamento
Nel corso della prima ora è stato collocato 1 miliardo di euro (ad ottobre, quando sono stati complessivamente collocati 17,2 miliardi, questo traguardo era stato raggiunto alle 10:15).
L’ultimo aggiornamento disponibile rileva che, poco prima delle 12, il totale collocato si attesta a 2,5 miliardi di euro.
BTP Valore 2024: risultati del secondo giorno di collocamento
Al termine del secondo giorno di offerta, le adesioni al BTP Valore sono state pari a 4,61 miliardi portando la raccolta complessiva a 11,05 miliardi di euro.
Nella precedente edizione, con scadenza a 5 anni, al termine della seconda giornata erano stati raccolti 9,31 miliardi.
BTP Valore 2024: come sta andando il terzo giorno di collocamento
Nel terzo giorno gli ordini hanno superato quota 12 miliardi di euro. Prima del giro di boa le richieste per il titolo a sei anni dedicato esclusivamente al retail si attestavano a circa 1 miliardo di euro.
BTP Valore 2024: come sta andando il quarto (e penultimo) giorno di collocamento
Nel quarto e penultimo giorno di collocamento del titolo destinato al pubblico retail con scadenza a sei anni, cedole crescenti ed extra premio finale di fedeltà dello 0,7 per cento, gli ultimi dati indicano richieste per 1,64 miliardi.
Questo dato, sommato alle richieste dei giorni precedenti, porta il totale da inizio collocamento a 16,24 miliardi di euro.
BTP Valore 2024: la terza edizione si chiude con due record
Il Ministero dell’economia e delle finanze ha annunciato la conclusione, con 18.316,424 milioni di euro raccolti, del collocamento della terza emissione del BTP Valore.
Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, 656.369, in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori.
Come si acquista e che tassazione si applica al BTP Valore
Come per le precedenti emissioni, il nuovo titolo potrà essere acquistato esclusivamente dai piccoli risparmiatori attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli.
L’investimento potrà partire da un minimo di 1.000 euro, avendo sempre la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto. Il titolo di Stato potrà essere acquistato alla pari (prezzo pari a 100) e senza commissioni durante i giorni di collocamento.
Ovviamente, al BTP Valore sarà applicata la consueta tassazione agevolata per i titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione. Il collocamento avrà luogo sulla piattaforma MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) per il tramite di due banche dealers: Intesa Sanpaolo e UniCredit.
I risultati delle precedenti emissioni
Nella prima edizione, il cui collocamento è partito lunedì 5 giugno per concludersi il 9, sono stati raccolti 18,2 miliardi di euro, il risultato più elevato di sempre sia in termini di valore sottoscritto che per numero di contratti registrati (654.675). Grande successo anche per l’edizione autunnale, quando il BTP Valore ha totalizzato richieste totali per 17,2 miliardi di euro.
BTP Valore: la prima emissione si chiude con ordini sopra 18 miliardi
BTP Valore ottobre 2023: superata quota 17 miliardi
Aumento della quota di debito nelle mani dei retail: pregi e difetti
Questa obbligazione è emessa con l'intento di aumentare la quota di debito nelle mani dei piccoli risparmiatori italiani; più titoli di Stato nelle mani dei “retail” dovrebbero garantire stabilità in caso di nuove turbolenze sulla carta italiana. “Il fatto che aumenti la quota di debito pubblico detenuta da investitori domestici e retail contribuisce a ridurre la sensibilità alla volatilità dei tassi e ai cambiamenti del contesto finanziario internazionale; che sia un outlook negativo, un cambio di rating, un’accelerazione sul quantitative tightening da parte della banca centrale, è lecito immaginarsi che difficilmente la reazione dell’investitore retail medio possa essere equiparabile a quella di investitori istituzionali internazionali” fa notare Roberto Rossignoli, Senior Portfolio Manager di Moneyfarm.
Detto questo, portare all’eccesso questa politica può avere dei potenziali risvolti negativi di medio-lungo termine. “Prima di tutto, introduce una distorsione degli incentivi fiscali del governo, in quanto un costo della raccolta non ‘indicizzato’ a misure di effettiva performance economica e fiscale può degenerare in politiche recessive per la crescita”, osserva Rossignoli. “Il rischio è quello di creare un cortocircuito tra ricchezza degli italiani e andamento del Paese. Periodi di stress finanziario e possibile incremento degli spread potrebbero coincidere con una decrescita della ricchezza netta dei risparmiatori, togliendo un supporto anticiclico all’economia del Paese”, conclude Rossignoli.
Secondo i dati di Bankitalia, la quota di BTP detenuti dai piccoli investitori e dalle società non finanziarie italiane è salita dal 6% di metà 2022 al 13,5%. Nonostante il dato rappresenti il valore maggiore dalla fine del 2014, non siamo ancora ai livelli pre-2008, quando la quota si attestava al 20%.