Da qualche giorno è partito il collocamento dei nuovi Buoni fruttiferi postali dedicati a minori da parte di Poste Italiane. Si tratta di un prodotto che può essere regalato da tutti - genitori, parenti, nonni o amici - e che matura interessi fino al compimento della maggiore età del ragazzo a cui viene intestato. È possibile intestare un buono postale a persone con un’età massima di 16 anni e mezzo.
Sommario
Cosa sono i Buoni postali per minori
Buoni postali per minori vs BTP: rendimenti a confronto
Buoni postali per minori vs BTP: le differenze
Conclusioni
Cosa sono i Buoni postali per minori
I Buoni postali per minori sono prodotti che crescono insieme al minore, perché gli interessi maturano fino al compimento del suo 18° anno di età con un rendimento fisso e crescente. Per quanto riguarda il rendimento di questi prodotti, la cedola annua lorda si attesta:
- al 2,5% lordo nel caso di possesso compreso tra 1 anno e 6 mesi e 5 anni;
- al 2,75% lordo nel caso di possesso compreso tra 6 e 7 anni;
- al 3% lordo nel caso di possesso compreso tra 8 e 11 anni;
- al 3,5% lordo nel caso di possesso compreso tra 12 e 15 anni;
- al 4,5% lordo nel caso di possesso compreso per 16 anni;
- al 6% lordo nel caso di possesso compreso tra 17 e 18 anni.
Per quanto riguarda gli importi sottoscrivibili, si parte da un minimo di 50 euro. Al compimento dei 18 anni il titolo diventa infruttifero e se non viene rimborsato, cade in prescrizione trascorsi dieci anni dalla scadenza.
Il rimborso anticipato dei Buoni postali per minori è possibile in ogni momento, su autorizzazione del Giudice Tutelare. Con il rimborso anticipato si ha diritto alla restituzione del capitale investito e, dopo 18 mesi dalla sottoscrizione, alla corresponsione degli interessi maturati. In caso di rimborso anticipato prima del compimento del diciottesimo anno di età, verrà però applicato un tasso di interesse nominale annuo lordo dello 0,50%.
Buoni postali per minori vs BTP: rendimenti a confronto
L’investimento in Buoni postali per minori si pone in diretta concorrenza con quello in BTP. Per quanto riguarda i rendimenti, nella tabella di seguito abbiamo ipotizzato i casi di persone nate in diversi archi temporali. Come si vede, il rendimento netto annuo è decisamente maggiore della cedola netta, visto che si tratta di prodotti che finiscono per beneficiare del c.d. interesse composto (gli interessi sugli interessi, Interesse composto: cos’è, come funziona e come si calcola).
Calcolatore dell’interesse composto
Di conseguenza, ipotizzando il caso di una persona nata ieri, l’investimento di 1.000 euro nei Buoni postali per minori al compimento dei 18 anni permetterà di incassare 2.598,41 euro, pari ad un rendimento del 159,84% che, diviso per gli anni di vita del prodotto finanziario portano ad un dato annuo dell’8,88%. Indicazioni simili nel caso in cui il bambino abbia festeggiato ieri il primo compleanno (8,58%) mentre il salto di rendimento è particolarmente accentuato se ipotizziamo che siano state spente due candeline (5,51%). Il dato relativo al rendimento netto annuo continua a ridursi fino ad arrivare al 2,03% se il beneficiario è un ragazzo di 16 anni.
Volendo confrontare il rendimento di questi titoli con quello dei BTP, vediamo che i titoli postali offrono, a fronte del fatto che il prodotto non può essere - tranne che con le modalità previste in precedenza - svincolato, uno “yield” decisamente maggiore sulle scadenze lunghe (5 punti percentuali di spread sull’intero arco temporale dei 18 anni) ed il beneficio si riduce drasticamente nel giro di pochi anni (un bambino di 4 anni ottiene un 3,81% contro il 3,81-3,90% garantito a chi acquista i BTP). Dai 4 anni in avanti è possibile per l’investitore ottenere rendimenti maggiori acquistando i BTP.
Buoni postali per minori vs BTP: le differenze
Per quanto riguarda il funzionamento, i BTP sono certamente più liquidi, è possibile negoziarli sul mercato ogni giorno, mentre per i Buoni è possibile il rimborso anticipato sotto condizioni e con un rendimento decurtato. I BTP inoltre garantiscono un flusso cedolare, che i prodotti collocati da Poste non hanno.
Un'altra caratteristica peculiare dei Buoni è rappresentata dall’importo sottoscrivibile che, con un minimo di 50 euro, finisce per essere adatto a veramente tutte le tasche (il taglio minimo dei BTP è invece fissato a 1.000 euro). Le differenze tra i due prodotti finiscono qui.
Dal punto di vista dell’emittente non vi sono diversità sostanziali: i BTP sono emessi dal Dipartimento del Tesoro (Ministero dell’Economia e delle Finanze) mentre i Buoni dalla CDP, di cui il Ministero delle Finanze controlla l’82,77% del capitale, e garantiti dallo Stato.
Uguale anche l’imposizione fiscale, visto che, come i possessori di BTP, anche chi detiene il buono postale può contare sulla tassazione agevolata del 12,50% (i Buoni sono esenti da imposta di successione).
Conclusioni
Come spesso accade quando si parla di strumenti finanziari, alla domanda se conviene acquistare Buoni postali destinati ai minori o BTP, la risposta è dipende. Questo perché è determinante l’età del beneficiario: per i bambini più piccoli, i Buoni offrono un rendimento decisamente più elevato rispetto ai BTP. Tuttavia, se si sono superati i 4 anni di età, l’investimento in BTP fa emergere vantaggi via via crescenti.