Partito lunedì 5 giugno e terminato oggi, il collocamento del BTP Valore, la nuova famiglia di titoli di Stato dedicata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (quello che comunemente chiamiamo il mercato retail), si è chiuso con un importo complessivo raccolto pari a 18.191,09 milioni di euro.
Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, 654.675, in un singolo collocamento di titolo di Stato per i piccoli risparmiatori. Vediamo tutti i dettagli del BTP Valore.
BTP Valore 2027, i tassi annuali ed il premio di fedeltà
Il primo BTP Valore ha una durata di 4 anni e un premio fedeltà dello 0,5% per i risparmiatori che lo deterranno fino alla scadenza. Le cedole saranno periodiche e calcolate in base a tassi prefissati crescenti nel tempo. In linea con i dati preliminari, questo prodotto presenta un rendimento del 3,25% nel 1° e 2° anno e del 4% il 3° ed il 4° anno.
L’investimento minimo per sottoscrivere questo titolo è di 1.000 euro e agli investitori non sono state applicate commissioni per acquisti effettuati nei giorni del collocamento.
Il titolo è stato collocato sul mercato alla pari (ovvero con prezzo uguale a 100) tramite la piattaforma MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) per il tramite di due banche dealers (Intesa Sanpaolo e Unicredit) ed è stato possibile sottoscriverlo presso qualsiasi banca o ufficio postale dove si detiene un conto titoli. Inoltre, i risparmiatori lo hanno acquistato online mediante il proprio home-banking.
Come anche per gli altri titoli di Stato, il regime fiscale di questi nuovi titoli per le persone fisiche presenta un'imposta sostitutiva del 12,5% applicato tramite ritenuta alla fonte.
BTP Valore: mossa in linea con il focus sui retail
Il nuovo BTP Valore rappresenta uno strumento in linea con la strategia, chiaramente emersa negli ultimi tempi, di favorire la crescita della quota dei risparmiatori retail, quindi domestici, che detengono il nostro debito pubblico (e che mantengono i titoli fino a scadenza grazie ai premi fedeltà). In caso di future turbolenze, questo passaggio dovrebbe garantire una maggiore tenuta dei rendimenti dei titoli emessi dal MEF.