Nell’ultima parte del 2023 l’oro è finito sotto i riflettori grazie al nuovo massimo storico fatto segnare il 4 dicembre a 2.122,65 dollari l’oncia. Partita ad ottobre in scia delle nuove tensioni geopolitiche scoppiate in Medio Oriente, che si sono aggiunte alla guerra in Ucraina ed al timore di un'escalation della tensione anche tra Cina e Taiwan, la nuova fase rialzista del metallo giallo ha permesso ai prezzi di salire di circa 300 dollari in poco meno di due mesi.
Oro: le cause che hanno spinto i prezzi nel 2023
Detto delle tensioni geopolitiche, i prezzi dell’oro nel 2023 hanno capitalizzato anche la sensazione, rivelatasi fondata, che nel 2023 la Federal Reserve e le altre maggiori Banche centrali abbiano ormai esaurito i rialzi dei tassi e che si stiano preparando ad iniziare a tagliare i benchmark di riferimento (si tratta di un elemento essenziale per un asset, come il metallo prezioso per eccellenza, che non produce rendimento).
Ovviamente l’atteggiamento “dovish” della Federal Reserve ha trascinato al ribasso il dollaro fornendo ulteriore benzina al rally dei prezzi dell’oro: essendo calcolati in $, diventano più convenienti per gli investitori non-statunitensi quando il greenback perde quota.
Un altro fattore rialzista è stato rappresentato dal processo di “de-dollarizzazione”. La Cina, ad esempio, potrebbe essere interessata ad acquistare oro come diversificatore rispetto al debito pubblico statunitense. Recentemente, su Investire.biz abbiamo parlato della volontà cinese di sganciarsi dal biglietto verde (Nuovo attacco della Cina al dollaro) e l’acquisto del metallo prezioso è funzionale a questo scopo.
Nel mese di ottobre, la Banca centrale cinese ha segnato il dodicesimo mese consecutivo di incremento degli stock portando lo shopping da inizio anno a 204 tonnellate (su un totale di 2.215 tonnellate, dati World Gold Council). Per ragioni differenti, anche le autorità monetarie russe, quelle turche e quelle polacche hanno incrementato la quota di riserve nel metallo giallo. Nei primi nove mesi dell’anno, emerge dagli ultimi dati diffusi dal WGC, il settore ufficiale ha incrementato gli acquisti del 23% rispetto a 12 mesi prima.
Quanto ha guadagnato l’oro nel 2023?
Nel 2023 il prezzo dell'oro ha evidenziato un incremento del 13%, la performance migliore dal 2020. Detto del massimo storico, il livello minimo dei prezzi è stato toccato a fine febbraio, quando un’oncia valeva 1.807,12 dollari.
Per quanto riguarda le prospettive per i prezzi, gli analisti ritengono che il famigerato atterraggio morbido dell’economia potrebbe finire per rallentare l’andamento del metallo prezioso anche se ci sono due fattori che potrebbero continuare a spingere i prezzi: i rischi geopolitici, a quelli attuali si sommano le elezioni statunitensi, e le richieste in arrivo dalle Banche centrali, che anche se non dovessero riuscire a replicare le performance del 2023, dovrebbero continuare a fornire un importante sostegno.
Le stime per il 2024
Nel loro "Investment Outlook 2024", gli analisti di Vontobel ritengono che la fine del ciclo di inasprimento della Fed (e tutto ciò che ne consegue, come il calo dei rendimenti reali e l'indebolimento del dollaro USA) hanno spesso rappresentato un catalizzatore positivo per l'oro.
La domanda appare solida anche sul versante fisico. “La Svizzera, importante centro di scambio dell'oro, ha esportato oltre 150 tonnellate di oro in ottobre, il massimo da maggio. Una parte considerevole di queste, circa 49 tonnellate (+60% rispetto al periodo precedente), è stata destinata all'India. L'India è il secondo paese al mondo per consumo di oro e celebra una serie di festività tra ottobre e novembre, durante le quali l'oro è un regalo popolare. Un vento di coda a più lungo termine proviene dalle banche centrali. Sebbene siano state venditrici nette nei tre decenni successivi al crollo del sistema di Bretton Woods, hanno ricominciato ad accumulare le loro riserve dopo la crisi finanziaria globale. Questa tendenza si è intensificata negli ultimi anni, soprattutto dopo che i Paesi occidentali hanno congelato le riserve della banca centrale russa. Secondo il World Gold Council, circa un quarto delle banche centrali mondiali prevede di aumentare le proprie riserve auree nel prossimo anno”.
Secondo il consenso elaborato da Bloomberg, il prezzo di un’oncia d’oro dovrebbe confermarsi in area 2.050 dollari l’oncia nel corso del primo trimestre per salire a 2.079 nel secondo ed a 2.105 nel terzo. Negli ultimi tre mesi del 2024 il prezzo medio è visto a 2.126 dollari.