I prezzi del petrolio recuperano terreno dopo che l’Iran ha inviato una nave da guerra nel Mar Rosso, mentre la situazione rimane tesa nella via navigabile fondamentale per le spedizioni globali che ha visto le navi attaccate dai ribelli Houthi dello Yemen.
Ieri l’Iran ha annunciato di aver inviato il cacciatorpediniere Alborz attraverso lo stretto strategico di Bab al-Mandeb, hanno riferito i media statali del Paese, senza fornire i dettagli della missione della nave da guerra. La mossa arriva dopo un intervento degli Stati Uniti.
Le principali compagnie di navigazione hanno smesso di attraversare le rotte del Canale di Suez e del Mar Rosso all’inizio di dicembre, scegliendo di percorrere l’Africa meridionale: un viaggio più lungo e costoso con tariffe di trasporto marittimo che possono raggiungere i 10.000 dollari per container.
Tuttavia, il lancio di Operation Prosperity Guardian, una forza marittima multinazionale, da parte degli Stati Uniti, ha rafforzato la fiducia delle compagnie di navigazione. Maersk, gigante marittimo danese domenica ha affermato che riprenderà le operazioni nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Materie prime, petrolio WTI: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico del petrolio WTI rimane impostato al ribasso, nonostante il recente recupero delle quotazioni. Al momento i corsi della materia prima rimangono in prossimità della linea di tendenza discendente che collega i massimi segnati il 20 ottobre e il 30 novembre e nuovi segnali di debolezza in questa zona potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie short in linea con il trend dominante.
A livello di stagionalità, con l’aiuto della piattaforma Forecaster, gli archi temporali selezionati vedono complessivamente una fase positiva fino al 22 gennaio, dopo la quale potrebbe seguire una fase correttiva fino al 6 febbraio prima di un nuovo allungo.
Ricordiamo che le indicazioni stagionali sono fallibili e devono essere confermate dall’effettiva azione dei prezzi. In questo contesto, un eventuale ritorno dei prezzi sopra la resistenza statica a 76 dollari potrebbe dare il via a posizioni long con primo obiettivo di profitto a 80 dollari e target più ambizioso a 84 dollari al barile.
La struttura grafica confermerebbe l’attuale view ribassista qualora dovessero manifestarsi nuovi segnali di debolezza in prossimità del livello dinamico evidenziato precedentemente o in area 76 dollari. In questo caso posizioni short potrebbero avere come obiettivo area 68 dollari al barile.