Domani la società che gestisce il Nasdaq annuncerà le nuove ponderazioni dei titoli all’interno dell’indice a seguito del “Ribilanciamento Straordinario” che entrerà in vigore il prossimo 24 luglio.
L’incremento di quasi 40 punti percentuali registrato da inizio anno (+39,92% prima dell’avvio degli scambi del 13 luglio, nel 2023 lo S&P500 ha segnato un +33% ed il Dow Jones un +3,6%), è stato innescato dall’hype creata dall’intelligenza artificiale e guidato da alcuni titoli che secondo gli operatori sono maggiormente pronti per cavalcare questa rivoluzione.
Giusto per fare qualche esempio, le azioni Nvidia da inizio anno sono salite di 200 punti percentuali, Meta ha guadagnato il 157%, Tesla il 120% ed AMD il 76,9%. Performance particolarmente positive sono state registrate anche da Amazon (+55%), Adobe (+50,8%), Apple (+46%), Microsoft (+40,6%) ed Alphabet (+35%).
Il ribilanciamento speciale, operazioni straordinarie di questo tipo ne sono state condotte solo 3 in 52 anni di storia, è necessario, riporta la nota diffusa dal Nasdaq (The Nasdaq-100 Index Special Rebalance to be Effective July 24, 2023), “per risolvere il problema dell'eccessiva concentrazione nell'indice ridistribuendo i pesi”. Ma vediamo i dettagli dell’operazione di ribilanciamento del Nasdaq e quali azioni potrebbero beneficiare di questa operazione.
Ribilanciamento Nasdaq: dettagli e motivazioni dell’operazione
Il ribilanciamento del Nasdaq, rileva la società newyorkese, “non comporterà la rimozione o l'aggiunta di titoli” ma cercherà di risolvere il problema dell’eccessiva concentrazione causata dalle valutazioni raggiunte da alcuni titoli.
Come specificato nel regolamento di metodologia del Nasdaq, tramite questa operazione si punta ad evitare il caso di emittenti con pesi individuali superiori al 4,5% rappresentino più del 48% dell'indice totale. Questo limite è stato fissato per evitare che i fondi indicizzati che seguono il Nasdaq 100 non incorrano nelle norme regolamentari che disciplinano la diversificazione delle società di investimento.
"C'è il timore che una manciata di nomi stia distorcendo lo stato di salute dell'intero mercato azionario, il che è probabilmente la causa del ribilanciamento speciale", ha detto Art Hogan, Chief market strategist di B Riley Wealth.
A fine 2021, gli ETF sul Nasdaq sommati presentavano un controvalore di oltre 300 miliardi di dollari, di cui oltre 200 erano appannaggio dell’Etf QQQ di Invesco. Vediamo quali sono le dieci maggiori partecipazioni del fondo che dal 1999 si occupa di replicare fedelmente l’indice Nasdaq-100.
Le prime 4 partecipazioni sommate si attestano di poco sotto i 39 punti percentuali (38,69%) mentre complessivamente le prime 10 si attestano al 58,84%. “Il ribilanciamento straordinario è parte della metodologia del Nasdaq 100 e garantisce che i fondi indicizzati mantengano la conformità alle regole di diversificazione dei fondi. I ribilanciamenti speciali del Nasdaq-100 sono già stati effettuati nel 2011 e nel 1998", ha dichiarato Cameron Lilja, responsabile globale dei prodotti e delle operazioni dell'indice presso il Nasdaq.
Ribilanciamento Nasdaq: quali azioni ci guadagnano? Quali azioni ci perdono?
Secondo Chris Harvey, analista azionario di Wells Fargo, i titoli che vedranno il loro peso aumentare, e che quindi finiranno per capitalizzare il ribilanciamento del Nasdaq, sono:
Ovviamente a rimetterci saranno le azioni che occupano le prime posizioni, che hanno visto la loro quota balzare a seguito dei rally messi a segno dalle rispettive azioni. Harvey in questo caso cita:
- Microsoft;
- Apple;
- Nvidia;
- Amazon;
- Tesla;
- Meta;
- Alphabet.
"L'imminente ribilanciamento dell'indice NDX mira a ridurre il rischio di concentrazione, ma sta creando una pressione di vendita sulle uber-cap (le aziende con una valutazione straordinaria, ndr)", ha scritto l’esperto in una nota. "Con le uber-cap in ipercomprato, le richieste di liquidità a breve termine peseranno probabilmente sul gruppo".
Per Harvey, le contrazioni maggiori in termini di ponderazione saranno registrate da Microsoft (-1,8%), Apple (-1,7%), Nvidia (-1,0%), Amazon (-1,0%) e Alphabet (-1%). Tutti gli aumenti saranno invece inferiori allo 0,3%. Le variazioni del 2023 sono molto più ridotte rispetto al 2011, quando sette titoli hanno registrato variazioni di peso superiore al punto percentuale (con un massimo registrato da Apple, 8,2%, ed una media fissata al 3,4%)."
"Le società più piccole finiranno per ottenere una percentuale maggiore dell'intero indice", ha rilevato Sam Stovall, Chief investment strategist di CFRA Research. "Ciò spingerà ai gestori di portafoglio ad incrementare le loro posizioni in queste società, il che farà aumentare i prezzi delle loro azioni".
Dopo il Nasdaq sarà ribilanciato anche lo S&P500?
Nel caso dello S&P500, evidenzia S&P Dow Jones Indices, il ribilanciamento dei pesi avviene quando l'aggregato di società, ciascuna con un peso superiore al 4,8%, supera il 50% dell'indice totale.
Attualmente nello S&P500 Apple e Microsoft sono le uniche due società con un peso superiore al 4,5% e le cinque aziende più influenti dell’indice, a quelle citate vanno aggiunte anche Amazon, Nvidia e Tesla, rappresentano il 22,2% del valore di mercato.
Si tratta di operazioni, conclude Harvey, “che intaccano, ma non interrompono, la tendenza di lungo termine delle uber-cap". "A nostro avviso, come nel 2000, una Fed aggressiva che spinga gli Stati Uniti verso la recessione sarà ciò che alla fine annullerà le operazioni di uber-cap e di 'new economy' ".