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Il No Brainer portfolio è stato ideato da William Bernstein ed è un portafoglio di investimento molto semplice che punta in modo deciso sull'azionario
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Senza spaccarsi troppo la testa il No Brainer ripartisce tre quarti del denaro su azioni ed un quarto su obbligazioni statali a breve termine offrendo all'investitore di lungo periodo l'opportunità di investire con pochi strumenti a basso costo
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Vediamo con quali ETF quotati in Italia possiamo riadattare il portafoglio americano rendendolo adatto ad un investitore italiano
Prosegue il nostro viaggio tra i portafogli di investimento più seguiti negli Stati Uniti. Abbiamo visto negli articoli precedenti come trasformare in asset allocation adatta all’investitore italiano il Permanent, l’All Seasons, il Golden Butterfly ed il Coffeehouse Portfolio.
Oggi tocca al No Brainer portfolio. Ideato da William Bernstein nel suo celebre libro “The Intellingen Asset Allocator”, il No Brainer ha la caratteristica molto americana di spingere a tavoletta sul rischio e sulla crescita del capitale con una estrema semplicità.
Come stiamo per vedere infatti saranno sufficienti tre ETF per mettere insieme l’asset allocation del No Brainer Portfolio. Siamo molto vicini a quella struttura di portafoglio che lo stesso premio Nobel per l’Economia Markowitz replica per sé stesso. Un bel 50% bond 50% equity in barba alla frontiere efficiente. Il No Brainer è però un po' più aggressivo. Vediamo come:
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25% Large Cap America
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25% Small Cap America
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25% Azioni internazionali
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25% Treasury Breve Termine
Un portafoglio 75/25 che ovviamente rischia tanto in fasi come quella appena vista a marzo, ma che nel lungo periodo dovrebbe garantire una crescita reale interessante. Ma perché vi ho detto che bastano 3 ETF per costruire questa asset allocation?
No Brainer Porfolio: la versione per l'investitore italiano
Perché naturalmente Bernstein ha ragionato da americano ed ha considerato la componente azionaria come rappresentata da azioni statunitensi e resto del mondo in forma residuale. Da italiani non possiamo fare questo ragionamento e quindi dovremo riadattare il No Brainer Portfolio. Scomponiamo e ricomponiamo ogni prezzo dell’allocation indicando su quali strumenti puntare per ottimizzare l’investimento.
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25% Large Cap America + 25% Azioni Internazionali: il 50% del portafoglio azionario per un investitore italiano deve essere opportunamente diversificato a livello globale e visto che il peso dell’America in un prodotto come l’ETF Vanguard FTSE All World (codice ISIN IE00BK5BQT80) supera il 50% con questo strumento viene raggiunto l’obiettivo.
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25% America Small Cap: Il fattore di rischio cambio ha la sua rilevanza quando investiamo e per questo avere un investimento esposto per una quota superiore al 50% ritengo possa essere un comportamento poco sensato. Per questo l’investimento in small caps può essere effettuato rimanendo in Europa ed utilizzando il ben capitalizzato ETF iShares EMU Small Cap (ISIN IE00B3VWMM18).
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25% Treasury Breve Termine: la componente più stabile del portafoglio priva di rischio cambio, duration ed anche emittente sta proprio qui visto che ci si affida ai titoli di stato europei. Un cuscinetto che vale un quarto dell’intero investimento e che può essere utilizzato per ribilanciare il portafoglio nei momenti di calo dell’azionario.
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Questo compito può essere assolto dall’ ETF iShares Euro Government Bond (codice isin IE00B3VTMJ91) o in alternativa da per ridurre ancora di più i rischi un ETF monetario come il Lyxor Euro Overnight Return (ISIN FR0010510800), ovviamente a rendimento negativo in questo momento storico.
Il No Brainer Portfolio sposa quindi la filosofia dell’investimento azionario con una piccola componente a protezione obbligazionaria o monetaria molto sicura. Naturalmente il resto del portafoglio ha una volatilità particolarmente elevata ed adatta a chi vuole investire con un orizzonte di lungo periodo a livello globale abbinando una componente di small caps teoricamente in grado di aggiungere una quota di rendimento aggiuntivo. Rendimento quasi tutto dell’investitore visto che il costo del portafoglio è inferiore ai 20 punti base annui grazie agli ETF selezionati.