I tassi di interesse negli Stati Uniti hanno toccato il 5% anche sulle scadenze decennali. I Gilt inglesi sono sempre più vicini a questo livello, i BTP italiani da tempo si muovono nell’intorno di questa importante soglia con un differenziale di rendimento di quasi 200 punti base rispetto ai Bund tedeschi.
Ma c’è un’altra forma di rendimento molto interessante e con un profilo di rischio complessivo non dissimile da quella dei BTP italiani che sta offrendo interessanti opportunità per investitori di lungo periodo. Sto parlando dei Corporate Bond rigorosamente investment grade quanto a rating.
Storicamente (almeno per quello che riguarda i Corporate americani), il premio di rendimento offerto è stato di circa 200 punti base rispetto a un equivalente titolo governativo. Per l’investitore italiano questo differenziale di tasso va sempre normalizzato tenendo conto di una inevitabile maggiore volatilità (ma anche di una duration degli ETF solitamente più bassa) e di una tassazione dei proventi penalizzante (26% vs 12,5%).
A parte questo fattore (e per oggi lasciando da parte l’interessante novità di iShares con gli iBonds, ETF a scadenza che ho già “recensito” in un altro articolo, iBonds di iShares, l'ETF obbligazionario con scadenza arriva in Italia), gli ETF che investono in Corporate Bond europei e globali meritano attenzione soprattutto per gli interessanti rendimenti a scadenza che stanno offrendo adesso che la soglia del 5% è stata toccata sui titoli di Stato.
Corporate Bond: rendimenti sopra il 5% nella prossima decade
Cominciamo dal segmento Euro Corporate. Uso come sempre l’aggiornato sito di iShares per verificare rendimenti a scadenza e duration, ma anche cedola corrente per ulteriori considerazioni.
Un paniere di obbligazioni societarie europee prive di rischio cambio offrono un rendimento a scadenza del 4,7% con una duration di 4,4 anni. Ragionevole pensare che nell’arco di 8-9 anni al massimo questo rendimento sarà stato portato a casa dall’investitore anche nella peggiore delle ipotesi.
La cedola media dell’ETF iShares Euro Corporate Bond è di appena il 2%, segno che la maggior parte dei titoli del paniere quota ampiamente sotto la pari e che il tempo produrrà quelle plusvalenze che nel breve periodo potrebbe rivelarsi non certa a causa delle fluttuazioni sui tassi.
Andando a guardare ad un investimento più globale gli indici che replicano l’andamento di corporate bond globali oggi offronto un rendimento a scadenza del 6% con una duration leggermente superiore rispetto agli europei e pari a 5,6. In circa 10 anni massimo il rendimento dovrebbe essere acquisito seppur in questo caso bisognerà tenere presente il rischio cambio.
In questo caso (l’ETF è iShares Global Corporate Bond) la cedola media è un po' più elevata rispetto al caso precedente e pari a 3,5%.
In sintesi possiamo quindi dire che mediamente il mondo obbligazionario corporate sarà in grado di offrire con relativa sicurezza rendimenti superiori al 5% nella prossima decade. Naturalmente la preferenza dovrebbe andare per prodotti ad accumulazione dei proventi a basso costo come gli ETF. Per i prodotti con copertura del rischio di cambio va sempre tenuto conto di un onere di copertura annuo ad oggi di circa l’1,5% che andrà a decurtare il rendimento finale dell’investimento.
Il mondo corporate torna comunque ad essere interessante da esplorare fin da subito.