Nonostante il crollo di diverse società e l’attesa per una maggiore regolamentazione del settore, Cathie Wood, l’Amministratore delegato di ARK Invest, continua a ribadire il suo sostegno alle criptovalute come Bitcoin ed Ethereum.
I fondi di Wood, che in genere investono in società a forte crescita e focalizzate sulla tecnologia, hanno avuto performance stellari nel mercato toro del 2020 e del 2021, ma sono crollati l'anno scorso. Il suo ETF di punta, l’Ark Innovation (ARKK,) è sceso di oltre il 67% nel 2022, ma ha recuperato circa il 24% quest'anno.
Il Bitcoin, che secondo ARK Invest raggiungerà gli 1,5 milioni di dollari entro il 2030, grazie ad un rialzo di oltre 40 punti percentuali nel 2023, attualmente passa di mano di poco sotto i 23.300 dollari (-47% in un anno). Andamento simile per Ethereum, che con il +35% messo a segno da inizio anno si è riportato sopra i 1.600 dollari (ma in 12 mesi ha perso il 45%).
Wood: perchè puntare su Bitcoin ed Ethereum
I fallimenti di diverse società del settore, come FTX, Celsius e Three Arrows, non sono da collegare all’andamento dei criptoasset, ha detto Wood, perché si tratta di società "completamente opache e centralizzate" ( Cripto sotto attacco: dopo FTX è la volta di Genesis e Gemini Earn).
Si tratta di realtà che quindi si pongono in perfetta antitesi rispetto a criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, che invece sono “completamente decentralizzate e trasparenti".
Perché comprare Bitcoin ed Ethereum? Il primo è scelto perché rappresenta lo strumento che ha guidato “la rivoluzione del denaro" mentre l'Ether ha inaugurato "la rivoluzione dei servizi finanziari”.
Bitcoin come antidoto contro l’inflazione
Qualche settimana fa, Wood aveva definito il Bitcoin come una polizza assicurativa in chiave anti-inflazionistica: “l’iperinflazione nel mondo è dovuta al fatto che le valute sono crollate” e “quelle popolazioni (dei Paesi in via di sviluppo, ndr) hanno bisogno di un ripiego: una polizza assicurativa come Bitcoin”.
Ma il Bitcoin è utile anche per chi, nei Paesi ricchi, intende proteggere la propria ricchezza dalla “confisca” dovuta all'inflazione.