Grazie ad un balzo nel 2023 di
circa il 50%, le quotazioni del
Bitcoin scambiano in area 25.000 dollari. Recentemente i prezzi hanno continuato a salire nonostante il mercato azionario abbia perso slancio. Dopo gli ultimi dati relativi l'andamento dell'inflazione e del mercato del lavoro, nonché a seguito delle dichiarazioni di alcuni esponenti di spicco della
Federal Reserve, che hanno paventato il ritorno a strette da 50 punti base, gli investitori hanno cominciato a vendere nuovamente le azioni, interrompendo un rally partito dall'ultima parte dello scorso anno.
La stessa cosa non è avvenuta per il Bitcoin, segno che la correlazione tra i due assets che aveva caratterizzato tutto il 2022 probabilmente sta perdendo forza. A maggio, tale correlazione a 40 giorni tra la principale criptovaluta e l'indice S&P 500 era a un record storico di 0,8. Ciò significa che le due attività si muovevano di pari passo con una forza dell'80%, ovvero un aumento di un punto percentuale di una implicava un incremento di 0,8 punti dell'altra. Adesso la correlazione è scivolata sotto 0,3, il livello minimo dal 2021. Si sono affievolite anche la correlazione inversa tra Bitcoin e dollaro USA, e quella tra Bitcoin e Treasury Bond.
Insomma, la cripto più capitalizzata sta andando per conto suo. "Nel 2023 la crittografia si è disaccoppiata dalle risorse tradizionali e gli eventi specifici delle criptovalute guidano sempre più il mercato", ha scritto in una nota la società di ricerca sugli asset digitali Kaiko.
Bitcoin: cosa sta facendo salire i prezzi
La domanda che molti si pongono è ovviamente che cosa stia determinando questa preferenza degli investitori per Bitcoin, in un ambiente determinato da tassi d'interesse alti e timori recessivi che stanno spingendo al ribasso le attività a rischio, nonché in un clima regolatorio non troppo favorevole alle criptovalute. A quest'ultimo proposito, sulla scorta del fallimento di FTX, le autorità statunitensi hanno alzato il livello di attenzione nei confronti del settore, come dimostra il divieto imposto a Paxos di generare la stablecoin BUSD sostenuta da Binance.
I fattori di attrazione verso Bitcoin possono essere diversi e messi insieme assumono un peso notevole. Uno potrebbe riguardare la posizione di Hong Kong a favore delle criptovalute, come evidenziato da un piano per consentire agli investitori retail di cambiare monete virtuali più grandi. Un altro tema fa riferimento al prossimo aggiornamento della blockchain di Ethereum, che consentirà agli investitori di ritirare le monete Ether che avevano bloccato per aiutare a gestire la rete in un processo chiamato staking. Inoltre, possono aver avuto un ruolo anche il cosiddetti eventi di halving, ossia il dimezzamento della quantità di Bitcoin versata ai minatori a titolo di ricompensa.
"A meno che non ci sia una forte escalation nell'instabilità macro, ci aspettiamo che le criptovalute tornino ad essere guidate da fattori specifici del settore", ha affermato Richard Galvin, co-fondatore del gestore di fondi Digital Asset Capital Management. A giudizio di Nikolaos Panigirtzoglou, strategist di JPMorgan Chase & Co., sta aiutando molto la domanda degli investitori al dettaglio, che in questo frangente risulta "più dominante nelle criptovalute data l'assenza di investitori istituzionali post-FX". Alkesh Shah, capo della ricerca crittografica presso Bank of America Corp., ritiene che molti stanno acquistando per "l'apprezzamento delle quotazioni e la diversificazione".