Dopo le previsioni trimestrali inferiori alle attese annunciate da Oracle la settimana scorsa, l’intero settore dei chip, ma soprattutto delle aziende collegate all’intelligenza artificiale, è andato pressione. Anche le crypto hanno seguito un percorso simile dopo un timido tentativo di rimbalzo post crollo di novembre.
Oracle ha fatto sapere che la spesa annuale aumenterà di 15 miliardi di dollari rispetto alle stime con gli investimenti nei dati center che in molti cominciano ad associare come dinamica a ciò che accade ad inizio anno 2000 per le società di telecomunicazioni.
Staremo a vedere se sarà veramente così, ma quello che mi interessa è riprendere il discorso collegato all’andamento grafico di Bitcoin ed Ethereum dopo il mio articolo di poco più di un mese fa in cui avevo pronosticato per Bitcoin un ritorno in zona 85k (con apertura verso 80k) ed Ethereum un affondo fino a 2.700 prima di una reazione (ETF: Bitcoin ed Ethereum cosa vi succede?).
Analisi Ethereum: forse la correzione non è finita
Con incredibile precisione Ethereum è andato a colpire il supporto prima di risalire a ridosso del primo drammatico minimo di inizio novembre. Tra l’altro da queste parti passa la media mobile a 1 anno che potrebbe esercitare un effetto di contenimento e quindi risalire sopra 3.300 USD, e ancora meglio 3.500 USD con un primo importante segnale di bottom formalmente concluso.

Tendenzialmente mi piace lavorare sulle prolungate fasi di accumulazione e sarebbe interessante una nuova discesa sui minimi di 2.700 (senza violazione ribassista), per entrare con una maggiore convinzione tecnica su Ethereum. La figura di shooting star settimanale con cui si è chiusa l'ottava precedente sembra preludere ad un nuovo movimento verso il basso.
Analisi Bitcoin: è il momento della prudenza
Per quello che riguarda Bitcoin, il contesto è analogo e anche qui è impressionante la precisione tecnica con cui il mercato, violata la media a 1 anno che sosteneva da tempo il bull market, è andato a colpire i supporti di 80k.

Il pullback è in corso e non escluderei un Bitcoin che tenta di recuperare la soglia psicologica di 100k, ma qui la media mobile di riferimento dovrebbe esercitare un effetto di contenimento tale da innescare una nuova discesa che idealmente proprio fermandosi a 80k potrebbe dare il via a quel processo di accumulazione ideale per impostare una strategia con un rapporto rischio rendimento migliore.
Contesto generale che comunque non mi sembra ancora supportivo per un reingresso “al meglio” sulle criptovalute.
Alcune nubi sul fronte AI si stanno addensando e alcuni primi nodi stanno venendo al pettine come i costi degli investimenti rapportati a ricavi per ora solo potenziali. Una FED meno dovish del previsto potrebbe avere conseguenza sul costo del debito e quindi zavorrare le società che vi devono fare ricorso. Le crypto sono evidentemente correlate alla tecnologia e la rotazione settoriale in atto a Wall Street consiglia per ora prudenza su questo fronte.