Pochi giorni fa avevo scritto un articolo sul contesto decisamente fragile che tecnicamente stava caratterizzando Bitcoin ed Ethereum (Un 2025 a fasi alterne per le cripto: analisi Bitcoin ed Ethereum).
Nello specifico per Bitcoin avevo scritto “Tecnicamente il mese di ottobre si andrà a chiudere per Bitcoin con una candela dalle lunghe code superiori ed inferiori che hanno avvolto le candele di prezzo dei tre mesi precedenti ma con un prezzo di chiusura praticamente identico a quello di apertura. Teoricamente una figura che segnala incertezza. Viste le nette divergenze tra oscillatori di lungo periodo e prezzi non mi stupirei di vedere un Bitcoin sotto 100k entro fine anno. Dichiarazione forte lo so, ma credo possibile”.
Analisi Bitcoin: in direzione degli 80 mila dollari?
Detto e fatto si potrebbe dire. In pochi giorni BTC ha corretto il suo prezzo perdendo il 25% dai massimi ed entrando in una zona tecnica molto delicata. La perdita di quella che al momento è una media mobile che ha saputo contenere molto bene la correzione di prezzo dal 2023 in avanti, sarebbe grave per Bitcoin che a quel punto entrerebbe in un formale bear market con direzione quota 80k per i prossimi mesi.

L’idea non mi pare così fantascientifica considerando che un doppio massimo è stato formalizzato con il break ribassista di 107k. L’obiettivo teorico della figura diventerebbe a questo punto 85/87k. La mia previsione è che per Bitcoin la fine del 2025 e l’inizio del 2026 sarà ancora all’insegna dell’incertezza.
Analisi Ethereum: attenzione all’area di 2.700
Passando ad Ethereum sempre poche settimane fa avevo scritto “La svolta ribassista anche degli oscillatori sembra confermare una fase di stallo inclinata verso il basso come per Bitcoin. Non mi spingo a prevedere un ritorno fino a 2.500 USD, ma certamente un giro sotto quota 3500 non lo vedo impossibile. A quel punto un piano di rientro graduale su Ethereum potrebbe avere senso.”
Anche in questo caso previsione centrata in pieno con ETH sceso fino a 3k con un quadro tecnico molto più pericoloso rispetto a Bitcoin perché quello che si sta abbozzando è una rottura ribassista della up trend line che da aprile 2025 (i giorni del Liberation Day di Trump) sta sostenendo un bull market capace di andare ad aggiornare i massimi storici.

Che il fiato fosse un po' corto lo si era capito dai ripetuti massimi visti poco sotto 5k; infatti da ottobre in avanti la correzione ha fatto il suo corso ritracciando un buon 50% della crescita precedente.
A questo punto attenzione all’area di 2.700. Perdere anche questo livello temo sarebbe molto negativo per un Ethereum che sembra aver esaurito l’effetto propulsiva del lancio degli ETF combinato alla legislazione americana sulle stablecoin che di ETH fanno largo utilizzo.