Le criptovalute sono in caduta libera e si apprestano a cancellare tutti i guadagni conseguiti finora. Dopo la performance settimanale peggiore dal mese di marzo, Bitcoin sta testando il supporto psicologico dei 100.000 dollari. L’aspetto più preoccupante è che il prezzo è scivolato sotto la sua media mobile a 200 giorni, un supporto che aveva resistito durante il mercato ribassista del 2022.
Il sell-off degli ultimi giorni, tuttavia, si è concentrato soprattutto sulle Altcoin. Questi token, a più bassa capitalizzazione e più volatili, hanno nettamente sottoperformato quest’anno e chi vi ha investito vede affievolirsi la speranza di recuperare i propri soldi. "Escludendo Bitcoin ed Ether, le criptovalute sono state in gran parte scambiate in controtendenza per mesi", ha affermato Augustine Fan, partner di SignalPlus. "C’è stato poco nuovo denaro che è fluito nei token alternativi o nei progetti DeFi".
Secondo i dati di CoinGecko, al picco di ottobre gli asset digitali avevano raggiunto una capitalizzazione di 4.400 miliardi di dollari, mentre ora si attestano poco sopra i 3.400 miliardi di valore di mercato.
Criptovalute: cosa sta succedendo?
Non è del tutto chiaro cosa stia spingendo gli investitori a sbarazzarsi delle criptovalute in questo periodo. Si entra dunque nel campo delle ipotesi.
A giudizio di Fan, al momento esistono pochi catalizzatori in grado di sostenere le quotazioni, e quindi prevalgono le "persistenti preoccupazioni sulla sicurezza e sulla regolamentazione". Questo significa che la probabilità che "la partecipazione mainstream rimanga debole" è elevata, ha aggiunto.
Jeff Mei, Chief operating officer dell’exchange di criptovalute BTSE, individua invece nelle preoccupazioni per il fatto che le azioni legate all’intelligenza artificiale siano "gravemente sopravvalutate" la causa principale delle vendite nel mercato crittografico. "Se assistiamo a un sell-off dei titoli dell’intelligenza artificiale e della tecnologia, è molto probabile che Bitcoin possa scendere sotto la soglia dei 100.000 dollari e che le Altcoin possano perdere ulteriore terreno".
Qualora questa ipotesi si rivelasse corretta, verrebbe meno la teoria sostenuta da molti secondo cui le criptovalute come Bitcoin possano costituire una sorta di bene rifugio alternativo all’oro. In altri termini, se gli investitori fuggono dai titoli rischiosi come le azioni, dovrebbero cercare riparo nelle criptovalute, anziché allontanarsene come stanno facendo.
Bitcoin: JP Morgan vede il prezzo a 170.000 dollari
Gli investitori si chiedono ora se i recenti cali possano rappresentare un’occasione per acquistare a prezzi più bassi, nella prospettiva che il rally crypto riprenda nei prossimi mesi. Gli analisti di JP Morgan si mostrano ottimisti riguardo a Bitcoin, il cui prezzo, a loro giudizio, potrebbe salire fino a 170.000 dollari nei prossimi 6-12 mesi. Il motivo è da ricondurre agli "aggiustamenti dei livelli di leva finanziaria e ai miglioramenti della volatilità di Bitcoin rispetto all’oro".