Prosegue la fase di stanca sulle principali criptovalute. Bitcoin ed Ethereum stanno per mandare in archivio un mese di ottobre leggermente negativo. Da inizio anno, le performance per un europeo, al netto dell’effetto cambio dollaro, confermano un andamento positivo ma non esaltante.
Per Bitcoin c’è poi lo smacco di non aver confermato lo status di riserva di valore, cosa che invece ha fatto l’oro. Sempre in euro il risultato da inizio anno parla molto chiaro, +35% l’oro contro il +7% di Bitcoin.
Analisi Bitcoin: un triplice massimo che invita alla cautela
Per Bitcoin il quadro tecnico sembra supportare l’idea di un proseguimento di questa fase di stanca del mercato. L’effetto ETF pare ormai alle spalle mentre novità di spessore sul fronte legislativo non sono attese dopo la regolamentazione delle stablecoin negli Stati Uniti.
Tecnicamente il mese di ottobre si andrà a chiudere per Bitcoin con una candela dalle lunghe code superiori ed inferiori che hanno avvolto le candele di prezzo dei tre mesi precedenti ma con un prezzo di chiusura praticamente identico a quello di apertura. Teoricamente una figura che segnala incertezza.

Al momento i massimi di fine 2024 - inizio 2025 posizionati tra 107 e 109 mila dollari sembrano voler supportare i prezzi di BTC, ma quel triplice massimo che ha preso forma da luglio in avanti suggerisce cautela.
Viste le nette divergenze tra oscillatori di lungo periodo e prezzi non mi stupirei di vedere un Bitcoin sotto 100k entro fine anno. Dichiarazione forte lo so, ma credo possibile.
A quel punto la trend line rialzista che guida il rialzo dal 2023 potrebbe agire da sostegno per frenare la discesa delle quotazioni. Certamente in questo momento non vedo nessun buon motivo per entrare al meglio su Bitcoin alle prese anche con importanti zone tecniche di supporto nel rapporto con l’oro.
Anche in questo caso una perdita di certi livelli di forza relativa (nello specifico di 25 once d’oro per Bitcoin) alimenterebbe nuove vendite sulla criptovaluta con spostamenti di flussi sul metallo giallo che non farebbero bene al prezzo di BTC.
Analisi Ethereum: attese prese di profitto
Passando ad Ethereum, dopo il nuovo massimo storico a una manciata di dollari da quota 5.000, ETH è solo sceso perdendo in un attimo anche quota 4.000, quindi sotto il triplice massimo che nel 2024 ne aveva contenuto la forza.
La svolta ribassista anche degli oscillatori sembra confermare una fase di stallo inclinata verso il basso come per Bitcoin. Non mi spingo a prevedere un ritorno fino a 2.500 USD, ma certamente un giro sotto quota 3500 non lo vedo impossibile. A quel punto un piano di rientro graduale su Ethereum potrebbe avere senso.

L'ipotesi più estrema è quella di un passaggio in zona 2400 dove passa la up trend line che dal 2020 guida il rialzo e dai cui supporti è partito a inizio 2025 il poderoso bull market che tutti conosciamo trainato dall’aumento di interesse anche da parte degli istituzionali per quelle stablecoin che fanno largo uso della blockchain di Ethereum.
Un autunno non semplice si presenta davanti a Bitcoin ed Ethereum sotto l’aspetto tecnico. Vedremo se riusciranno a passare questo importante esame di maturità.