Stando all’andamento dei future, la seduta di Wall Street oggi dovrebbe aprirsi in sostanziale parità: a due ore dall’avvio degli scambi il derivato sul Dow Jones non registra variazioni di rilievo mentre i contratti su S&P500 e Nasdaq segnano rispettivamente un +0,07 ed un +0,05 per cento.
Forse stanco dell’acronimo TACO, Trump nel corso del fine settimana ha ordinato attacchi contro i siti iraniani di Isfahan, Fordow e Natanz, sorprendendo gli investitori che si aspettavano una maggiore diplomazia (il presidente venerdì aveva dichiarato che avrebbe preso la decisione di attaccare l'Iran "entro le prossime due settimane").
In un discorso tenuto sabato sera alla Casa Bianca dopo gli attacchi, Trump ha dichiarato che "o ci sarà la pace, o assisteremo ad una tragedia per l'Iran ben più grande rispetto a quella a cui abbiamo assistito negli ultimi otto giorni".
L'Iran potrebbe colpire il personale statunitense nelle basi vicine o chiudere lo Stretto di Hormuz, una mossa che comprometterebbe gravemente i flussi petroliferi globali. Un blocco prolungato dello Stretto potrebbe far salire i prezzi del petrolio, stimano gli analisti, oltre i 100 dollari al barile. In un'intervista rilasciata domenica a Fox News, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha chiesto al governo cinese di intervenire e impedire all'Iran di chiudere la principale rotta commerciale.
"I rischi geopolitici - ha scritto Adam Crisafulli di Vital Knowledge - sono indubbiamente elevati in Medio Oriente in questo momento, ma la nostra opinione rimane che l'estrema asimmetria del conflitto (con le capacità militari dell'Iran e dei suoi partner per procura, significativamente ridotte), unita al relativo isolamento di Teheran (con pochi, se non nessuno, alleati disposti a intervenire in suo aiuto) e alle ampie scorte globali di petrolio, contribuirà a contenere le ricadute".
L’agenda macroeconomica di oggi prevede i PMI sull’andamento del comparto manifatturiero e dei servizi elaborati da S&P Global: entrambi gli indicatori dovrebbero confermarsi sopra la soglia dei 50 punti, quella che separa espansione e recessione dell’attività economica. In calendario anche l’indice che misura le vendite di case esistenti e diversi interventi di membri del FOMC, il braccio operativo della Federal Reserve (Browman, Goolsbee, Kugler e Williams).
Wall Street Oggi: Tesla ed energetici in focus
Vediamo quali sono le azioni da tenere d’occhio a Wall Street nella seduta del 23 giugno 2025.
- Nel pre-mercato le azioni Northern Trust salgono del 6,4% dopo che il Wall Street Journal ha riportato contatti con Bank of New York Mellon (+0,1%) in vista di una possibile fusione.
- Ieri Tesla (+0,5%) ha lanciato il suo attesissimo servizio di robotaxi. I primi utenti pagheranno una tariffa fissa di 4,20 dollari per ogni corsa. Il lancio di domenica ha coinvolto solo una manciata di veicoli Tesla, in un'area georeferenziata di Austin, con utenti selezionati personalmente dalla società e un monitor di sicurezza sul sedile del passeggero anteriore (Tesla: arrivano i primi robotaxi ad Austin, ecco cosa sapere).
- +0,81% per Northrop Grumman prima dell’avvio: i bombardieri B-2 dell'azienda sono stati coinvolti nell'attacco ai siti nucleari iraniani. Utilizzati anche caccia Boeing (-0,3%) e Lockheed Martin (+0,71%).
- L’ipotesi della chiusura di Hormuz spinge il petrolio WTI (+1% a 74,6 dollari al barile) ed i titoli del comparto energetico: Exxon Mobil sale dell’1,8% mentre Chevron guadagna l’1,5%.
- Oggi in agenda ci sono i conti di FactSet Research Systems, Commercial Metals e KB Home mentre nel corso della settimana sarà la volta di big del calibro di FedEx, Micron Technology, Nike e Walgreens Boots Alliance (Gli eventi della settimana: Fed sotto pressione tra PCE e politica).