Come da attese, la Federal Reserve ieri ha annunciato un nuovo taglio dei tassi. Nell’ultima riunione del 2025 l’istituto guidato da Jerome Powell ha deciso di provare a rilanciare una dinamica occupazionale in indebolimento a scapito del contenimento dei prezzi, che restano sopra i target. Anche perché, come emerso dai dot plot, l’inflazione è stimata in riduzione mentre la view sul PIL è stata incrementata (Riunione Fed: taglio dei tassi e nuova liquidità, è l'Inizio del"QE"?).
Tagliare il benchmark sui Fed Funds a causa delle preoccupazioni sull'andamento mercato del lavoro ed aumentare l’outlook sulla crescita economica rappresentano due aspetti in contrasto tra loro. Non a caso, tre membri hanno votato contro la decisione del board, evidenziando le crescenti spaccature all'interno di un Comitato che, nella storia recente, ha sempre votato all'unanimità.
Powell ha affermato che i dissensi riflettevano un'insolita e "persistente" tensione tra il duplice obiettivo della Fed di tenere sotto controllo l'inflazione e garantire la piena occupazione. È improbabile che questa tensione si allenti nei prossimi mesi. Il FOMC prevede un solo taglio dei tassi di un quarto di punto il prossimo anno, mentre i mercati ne stimano due.
A due ore dall’avvio degli scambi, il future sul Dow Jones quota poco mosso, il contratto sullo S&P 500 arretra dello 0,43% mentre il derivato sul Nasdaq scende dello 0,69%.
Wall Street Oggi: forti vendite su Oracle e Oxford Industries
Vediamo quali sono le azioni da tenere d’occhio a Wall Street nella seduta dell’11 dicembre 2025.
- -11,6% prima dell’avvio per Oracle: la società di cloud computing ha registrato un fatturato trimestrale deludente ed ha alzato le sue previsioni di spesa. In particolare, Doug Kehring, responsabile finanziario di Oracle, ha affermato che le previsioni di spesa in conto capitale dell'azienda per l'attuale anno fiscale saranno di 15 miliardi di dollari superiori a quanto precedentemente previsto (Oracle crolla dopo i conti, cosa fare ora con le azioni a Wall Street?).
- +1% nel pre-mercato per Synopsys grazie a risultati che hanno battuto le attese: l’utile per azione si è attestato a 2,9 dollari mentre il fatturato ha totalizzato 2,26 miliardi di dollari (stime a 2,78$ ed a 2,25 miliardi).
- Adobe (-0,55%) ha registrato un fatturato superiore a quello del quarto trimestre ed ha dichiarato di prevedere una crescita a due cifre del fatturato ricorrente nel 2026 grazie all'espansione dei suoi sforzi nell'intelligenza artificiale.
- -22% per Oxford Industries in scia del taglio delle previsioni per l'anno fiscale: l'azienda di abbigliamento ha ridotto le sue previsioni di fatturato netto a 1,47-1,49 miliardi di dollari, in calo rispetto alla precedente previsione di 1,48-1,52 miliardi di dollari.