Trimestrale da record per Microsoft nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2025. Il colosso di Redmond ha pubblicato risultati che hanno ampiamente battuto le stime di Wall Street, grazie soprattutto alla straordinaria performance della divisione cloud Azure e alla crescente domanda di soluzioni legate all’intelligenza artificiale.
A livello di risultati, i ricavi hanno segnato un +18% annuo a 76,4 miliardi di dollari mentre l'utile per azione diluito è risultato pari a 3,65 dollari, 24% rispetto a 12 mesi prima. Le azioni Microsoft ha premiato il titolo con un balzo dell’8% nell’afterhours, portando la capitalizzazione oltre i 4.100 miliardi di dollari e permettendo al colosso di Redmond di diventare la seconda società nella storia a superare questa soglia (la prima è stata ovviamente Nvidia).
Trimestrale Microsoft: è Azure il motore della crescita
La vera protagonista della trimestrale Microsoft è Azure, la piattaforma cloud che si conferma il secondo player mondiale dietro ad AWS. La crescita del +39% su base annua ha superato le attese degli analisti (che prevedevano un +34,75%), portando il fatturato annuale della divisione a oltre 75 miliardi di dollari.
Satya Nadella ha sottolineato come “cloud e AI siano il motore della trasformazione aziendale in ogni settore”, citando casi d’uso concreti come Novartis, MercedesBenz, UPS e persino la NBA.
Ma non è tutto rose e fiori. La crescente domanda ha messo sotto pressione le infrastrutture di Azure. Gli investimenti in data center sono cresciuti del 27%, toccando quota 24,2 miliardi di dollari nel trimestre.
La CFO Amy Hood ha dichiarato che “la domanda supera leggermente l’offerta” e per questo motivo l’azienda ha stanziato 80 miliardi di dollari per l’intero anno fiscale, destinati a rafforzare la capacità di calcolo e accelerare lo sviluppo di modelli AI.
AI, la nuova frontiera di Microsoft
Oltre al cloud, è l’intelligenza artificiale il pilastro strategico su cui Microsoft sta costruendo il suo futuro. Dopo l’investimento miliardario in OpenAI, l’azienda continua a integrare AI generativa in tutti i suoi prodotti, con particolare enfasi su Copilot, il tool AI per la produttività in Office e Windows. Secondo Brad Sills di BofA Global Research, proprio Copilot potrebbe rappresentare il prossimo grande catalizzatore di crescita per l’azienda.
Nonostante la forza mostrata nel FY25, diversi analisti - tra cui Dan Ives di Wedbush - ritengono che il vero punto di svolta si vedrà nel 2026, quando le implementazioni AI entreranno in una fase più matura a livello enterprise.
Tuttavia, già oggi Microsoft si posiziona come uno dei leader assoluti nella corsa all’intelligenza artificiale, insieme a Nvidia e Google, avvantaggiata da un ecosistema vasto e integrato.
Wall Street premia la visione di Nadella
Il mercato ha accolto con entusiasmo la trimestrale Microsoft, premiando il titolo con una crescita superiore al 7% nelle contrattazioni post chiusura. Il prezzo dell’azione ha superato i 553 dollari, in netto rialzo rispetto al precedente record di 513,71 dollari. Con una performance annuale superiore al +22%, Microsoft si conferma tra i titoli migliori dell’S&P 500, ben al di sopra della media dell’indice.
Il confronto con Apple è emblematico: mentre il titolo di Cupertino è in calo del 16,5% da inizio anno, a causa dei timori di ritardo nell’integrazione AI, Microsoft e Nvidia continuano a correre, dominate dall'entusiasmo per le loro soluzioni nel settore. Non a caso, le due società sono ormai stabilmente nel club dei 4 trilioni di dollari di market cap.
La stagionalità sulle azioni Microsoft
Con le azioni Microsoft che continuano a segnare nuovi massimi, proviamo a vedere, grazie alle indicazioni che ci arrivano dalla piattaforma Forecaster.biz, cosa ci dice la stagionalità su questo titolo.
Guardando ad un orizzonte temporale di 2 settimane, la stagionalità a 10 e 20 anni segnala rialzi nell'80 e nel 75% dei casi con una correlazione in area 90% in entrambi i casi. Il ritorno medio si è rispettivamente attestato al 2,2% ed al 2,8%.
Sull'intero mese di agosto la percentuale di rialzi scende al 60% nel caso decennale ed al 65% in quello ventennale. Anche qui la correlazione si attesta in quota 90% ma il rendimento è maggiore, fissandosi al 4,4 ed al 5,1 per cento.
Per chi è interessato alla stagionalità sulle azioni Microsoft da qui a fine anno, si riscontrano dati positivi nell'80 e nel 75% dei casi (correlazione sempre al 90%) e ritorni medi al 12,4 ed al 14%.