In rialzo di oltre 70 punti percentuali nell’ultimo anno, le azioni della danese Novo Nordisk hanno capitalizzato il grandissimo successo dell’accoppiata formata dall’Ozempic e, in misura minore, dal Wegovy.
Il boom del titolo ha permesso alla capitalizzazione della società con sede a Bagsvaerd di superare quella del gigante mondiale del lusso LVMH, permettendo alla società danese di diventare la più grande azienda quotata in Borsa in Europa (438,4 miliardi per Novo Nordisk, 382,9 per la società francese).
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L’alternativa a Novo Nordisk per puntare sull’Ozempic
Le attuali valutazioni di Novo Nordisk spingono a puntare su altri titoli destinati in maniera indiretta a capitalizzare il successo dell’Ozempic e del Wegovy. Un esempio è rappresentato da McKesson, società con sede a Irving, in Texas, che si occupa della distribuzione di prodotti farmaceutici e che fornisce tecnologie per l'informazione sanitaria, forniture mediche e strumenti per la gestione delle cure. L'azienda, riporta la pagina Wikipedia, consegna un terzo di tutti i prodotti farmaceutici utilizzati in Nord America (i maggiori competitor sono Cardinal Health e Cencora).
Il core business di McKesson è relativamente semplice: acquista i farmaci dai produttori e li distribuisce a farmacie ed ospedali: questo le ha permesso di diventare la nona azienda statunitense per fatturato. Neanche il rally delle azioni MCK - salite di oltre 20 punti percentuali da inizio anno - ha attirato più di tanto l'attenzione degli operatori.
È molto probabile che McKesson continui a beneficiare del crescente successo dei farmaci prodotti da Novo Nordisk, che dopo gli ultimi risultati trimestrali ha incrementato la view sulle vendite dell’intero esercizio. Per Brian Tanquilut, analista di Jefferies, “McKesson sta registrando una crescita sana per un'azienda delle sue dimensioni, aiutata da investimenti molto mirati e da solide relazioni con i clienti".
Quella di McKesson rappresenta un'attività difficile da replicare perché, al momento, i grandi della logistica (come UPS o FedEx) non sono attrezzati a gestire in modo sicuro farmaci che sono strettamente regolamentati dal governo ed a trasportarli entro scadenze rigorose in condizioni che ne garantiscano l’integrità. Non a caso, si tratta di un mercato caratterizzato da un triopolio virtuale.
"La struttura di distribuzione di cui dispongono McKesson e i suoi colleghi è molto difficile da replicare. Questo è evidente nel loro rendimento del capitale proprio e del capitale investito", ha detto Chris Conway, senior portfolio manager di GYL Financial Synergies.
Inoltre, a supportare le azioni c’è anche il nuovo piano di buyback da 6 miliardi di dollari che ha portato il totale a 9 miliardi. Sui 17 analisti del consenso Bloomberg, solo 1 raccomanda di vendere il titolo: 12, oltre il 70%, consigliano di comprare e 4 di tenere le azioni in portafoglio. Il prezzo obiettivo medio è fissato a 477,38 dollari, circa 5 punti percentuali al di sopra dei livelli attuali.