Si avvicina la data dello sbarco di Golden Goose a Piazza Affari: la maison nata a Venezia che produce le iconiche sneaker ha emesso una nota per annunciare la data dell’IPO sulla Borsa di Milano (IPO Golden Goose: le sneaker di lusso sbarcano in Borsa).
La società guidata dal CEO Silvio Campara ha fatto sapere che a giugno inizieranno le contrattazioni delle azioni sull’Euronext Milano. “L’IPO rappresenta un passaggio naturale di una storia di successo iniziata a Venezia nel 2000”, ha detto il manager. Vediamo qualche dettaglio in più dell’IPO di Golden Goose.
IPO Golden Goose: i dettagli dell’Offerta in Borsa
L’Offerta in Borsa di azioni Golden Goose prevede l’emissione di nuove azioni derivanti da aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione (c.d. Prima Tranche) e la vendita di azioni esistenti (Seconda Tranche) da parte dell’azionista unico della società, Astrum Sapa di Astrum 4 Srl.
La prima tranche, da 100 milioni di euro, prevede un flottante minimo del 25%. Il totale delle azioni che saranno emesse, incluse quelle della Seconda Tranche, sarà determinato poco prima del lancio dell’Offerta (che prevederà anche un'opzione greenshoe concessa dall'azionista venditore ai Joint Global Coordinators).
L’IPO di Golden Goose prevede un “lock-up” di 180 giorni dalla data di quotazione per l'azionista venditore e per la società e di 360 giorni per membri selezionati del management. La struttura finale dell'offerta sarà resa nota prima del lancio dell'operazione.
Come saranno utilizzati i proventi dell’IPO
Valutata 1,3 miliardi di euro quando è stata acquisita da Permira nel 2020, Golden Goose (“la gallina dalle uova d’oro”) ha fatto sapere che i proventi derivanti dall’operazione saranno utilizzati per finanziare l’estinzione anticipata o il rimborso delle “notes” in scadenza nel 2027, rifinanziare gli importi in sospeso, estinguere la linea di credito revolving “super senior” stipulata dalla controllata Golden Goose ed estinguere tutte le passività ai sensi dell'accordo fra i creditori relativo alle obbligazioni 2027 e all'RCF (Revolving Credit Facility) esistente.
La controllata Golden Goose ha stipulato un contratto di finanziamento senior che consiste in una term loan facility B per 310 milioni di euro e una revolving credit facility multicurrency da 150 milioni.
Post-IPO, il debito pro forma, tenendo conto della Prima Tranche, sarà uguale a 433 milioni post-IFRS (gli standard di reporting finanziario internazionale) e di 264 milioni pre-IFRS.
“Abbiamo creato un brand di lusso che oggi unisce una community di 1,5 milioni di persone in oltre 80 Paesi. [...] Ora, insieme, possiamo scrivere un nuovo capitolo della nostra storia per un pubblico ancora piu' ampio", ha detto l’Amministratore delegato.