Si scaldano i motori per l’IPO di Golden Goose in Borsa a Piazza Affari. Stando a quanto riferito dai ben informati, per il marchio di sneaker di fascia alta si parla di una valutazione fino a 25 volte l’Ebitda e quindi oltre i 3 miliardi di euro.
Si tratta di multipli simili a quelli spuntati dai sandali Birkenstock, che proprio oggi fanno il loro debutto a Wall Street (Birkenstock: oggi il debutto a Wall Street, prezzo IPO a 46 dollari), ed a quelli ottenuti dalla svizzera On.
Golden Goose: IPO prevista per la prossima primavera
Previsto per la primavera del 2024, il collocamento della società di proprietà del fondo Permira sarà curato da Lazard, che agirà da advisor finanziario mentre Latham&Watkins si occuperà della parte legale.
L’offerta, per la quale le banche del collocamento devono ancora essere selezionate, potrebbe avvalersi di un Anchor Investor, di un soggetto cioè che acquisti una quota significativa prima o durante il collocamento per stabilizzare l’offerta.
Gli operatori non escludono l’ipotesi che i rumor di IPO possano far emergere un acquirente anche se, rilevano dalle sale operative, la valutazione elevata della società rende quest’operazione quantomeno improbabile.
Il brand di sneaker di lusso che ha conquistato il mondo
Nota in tutto il mondo per le sue iconiche sneaker, l'azienda è stata fondata nel 2000 da Francesca Rinaldo e Alessandro Gallo, due giovani skater veneziani alla ricerca di un prodotto che fosse allo stesso tempo sportivo e raffinato.
L’iconico stile delle sneaker Golden Goose (“la gallina dalle uova d’oro”) ha reso queste calzature un vero e proprio must-have per le celebrità e gli appassionati di moda di tutto il mondo. A livello di prezzo, queste scarpe si collocano nella fascia medio-alta del mercato, con un prezzo medio che va dai 400 ai 600 euro al paio. Oltre alle sneaker, Golden Goose produce anche abbigliamento e accessori.
”Nella nostra famiglia vogliamo che tutto sia il più imperfetto possibile. La vita non è perfetta. Infondiamo vita in quello che facciamo”, è uno dei claim della società. Oggi l’azienda conta oltre 350 dipendenti e dispone di 170 negozi in giro per il mondo.
L’anno scorso il fatturato ha di poco superato i 500 milioni di euro mentre l’Ebitda si è attestato a 150 milioni, +30 e +40 per cento sull’anno precedente. Oltre il 40% del giro d’affari è realizzato negli Stati Uniti: da Venezia a Venice, come è stato intitolato l’evento organizzato in occasione del 20° anniversario della società.
Nominato Ceo a settembre 2018, Silvio Campara oggi è il secondo azionista, dietro solo al Fondo Permira che nel 2020 ha acquisito la maggioranza della società.