Nati come anti-diabetici, i nuovi farmaci per dimagrire, come il semaglutide ed il tirzepatide, stanno facendo le fortune delle aziende, in prima fila c’è ovviamente Novo Nordisk, che li stanno commercializzando. Ozempic, questo il nome commerciale della semaglutide sviluppata dall'azienda farmaceutica danese, fa parte della famiglia degli Agonisti GLP-1, i farmaci che mimano l’azione di un ormone naturale, il “Glucagon-Like Peptide-1”.
Questi prodotti fanno aumentare la produzione di insulina, l’ormone che abbassa il livello di zucchero nel sangue e quindi, oltre a combattere il diabete, rallentano anche lo svuotamento gastrico dopo l’assunzione di cibo e riducono l’appetito mediante l’invio di segnali di sazietà al cervello.
Oltre alla già citata Novo Nordisk, alla statunitense Eli Lilly, ad Amgen ed a tutte le altre aziende attive nello sviluppo di farmaci anti–obesità (Farmaci anti-obesità: tutte le aziende che li stanno sviluppando), c’è un player le cui azioni per JP Morgan potrebbero segnare un rialzo di circa 70 punti percentuali.
JP Morgan: ecco perchè acquistare le azioni Structure Therapeutics
È Structure Therapeutics l’azienda attiva nel mercato del GLP-1 che, secondo JP Morgan, potrebbe essere la prossima a capitalizzare la forte domanda di questo tipo di farmaci e minacciare il dominio di Novo Nordisk & Co.
Fondata nel 2016 a San Francisco, in California, Structure Therapeutics è una società biofarmaceutica in fase clinica che sviluppa e distribuisce nuovi farmaci orali per il trattamento di una serie di malattie croniche. Il suo candidato principale è GSBR-1290, una piccola molecola agonista orale del recettore del GLP-1.
"Riteniamo - evidenzia Hardik Parikh, analista di JP Morgan - che l'opportunità del GLP-1 orale sia sottovalutata e riteniamo che questo mercato potrebbe generare 30 miliardi di dollari di vendite entro il 2035", ha scritto Parikh in una nota martedì. "L'asset principale di GPCR, 1290, rappresenta un prodotto unico nel suo genere ed anche una piccola quota sosterrebbe un sostanziale rialzo del titolo".
Per l’esperto il 1290 potrebbe essere il primo GLP-1 orale non-Eli Lilly e non-Novo Nordisk sul mercato entro il 2029. "L'efficacia nella perdita di peso del 1290 nell'obesità sembra alla pari e non vediamo alcun motivo per cui questo non possa continuare in studi di durata più lunga. È un passo o due indietro nel T2D (diabete di tipo 2, ndr), ma può ancora essere competitivo nel tempo con dosaggi più elevati", ha detto Parikh, aggiungendo che non ci sono grandi preoccupazioni sulla sicurezza osservate negli studi clinici e che tassi di eventi gastrointestinali più alti del normale negli studi di fase 2 sembrano gestibili e affrontabili.
"Nel complesso, il 1290 dovrebbe avere un profilo competitivo di efficacia/sicurezza e dovrebbe anche avere meno ostacoli alla produzione rispetto ad almeno alcuni degli altri concorrenti”. Inoltre, Parikh ritiene che Structure potrebbe rappresentare un’interessante opportunità di partnership per le aziende farmaceutiche più grandi che desiderano essere coinvolte nel mercato dei trattamenti per l’obesità e il diabete di tipo 2.
Su queste basi, l’analista ha avviato la copertura sulle azioni Structure Therapeutics (GPCR) con valutazione “overweight” è prezzo obiettivo a 65 dollari che, rispetto alla chiusura del titolo di ieri, implica un rialzo potenziale di oltre 70 punti percentuali.