Intel ha presentato una trimestrale che ha lasciato interdetti gli investitori. Le azioni Intel nel pre-market segnano un calo del 6,4% a seguito di previsioni per il terzo trimestre peggiori delle attese e di un messaggio strategico che mette in discussione il futuro delle sue attività di fonderia.
Trimestrale Intel: perdite sopra le stime nel terzo trimestre
Durante la presentazione dei risultati trimestrali, il nuovo CEO di Intel, Lip-Bu Tan, ha annunciato una perdita attesa per il terzo trimestre di 24 centesimi per azione, ben oltre i 18 centesimi stimati dagli analisti. Parallelamente, Tan ha chiarito che Intel potrebbe abbandonare il settore delle fonderie — un progetto chiave del predecessore Pat Gelsinger — se non dovesse ricevere un impegno concreto da parte dei clienti per giustificare gli investimenti nelle nuove tecnologie 14A e 18A.
“Intel Foundry è una storia importante, e attualmente ci si interroga sul successo di 18A. Un fallimento della 18A produrrebbe la fine della storia”, ha dichiarato Hendi Susanto, gestore di portafoglio presso Gabelli Funds.
Dal suo insediamento a marzo, Tan ha avviato un reset strategico aggressivo: tagli al personale, razionalizzazione dei progetti e dismissione di attività considerate non centrali. Intel ha infatti interrotto o rinviato numerosi progetti di fabbriche sia negli Stati Uniti che in Europa, abbandonando la politica degli “assegni in bianco”. La forza lavoro dell’azienda verrà ridotta del 22%, scendendo sotto le 75.000 unità entro la fine dell’anno.
Una battaglia sempre più difficile con Nvidia e AMD
Intel continua a perdere terreno nei confronti di concorrenti come Nvidia e AMD. Mentre il titolo Intel ha guadagnato solo il 12,8% da inizio anno, Nvidia e AMD hanno messo a segno performance ben più brillanti: +30% e +34% rispettivamente.
Gli analisti non sono ottimisti. JP Morgan assegna un giudizio “underweight” con un target price di 21 dollari (ieri le azioni INTC hanno chiuso a 22,63 dollari), prevedendo una continua erosione delle quote di mercato nei settori client e server. “Crediamo che INTC sarà un underperformer rispetto al gruppo nei prossimi 12-18 mesi”, si legge nel report di J.P. Morgan.
Anche Oppenheimer e TD Cowen esprimono preoccupazioni simili. Cowen sottolinea il rischio che Intel possa rinunciare allo sviluppo del processo 14A, mentre Morningstar assegna un fair value di 21 dollari, citando la crescente difficoltà di Intel nel segmento dei PC premium: “AMD non ha affrontato una tale pressione sui prezzi un trimestre fa, quindi è probabile che la quota di mercato di Intel nel mercato dei PC premium si stia deteriorando”.
La piattaforma Forecaster.biz assegna alle azioni Intel un Fair Value di 9,59 dollari, -57% rispetto ai livelli attuali. A 1,09 punti, lo Z-score di Altman, indica un'elevata probabilità di fallimento mentre il Piotroski Score (che misura la salute finanziaria di un'azienda con un punteggio da 0 a 9) si attesta a 3 punti.
Cattive notizie arrivano anche dal rapporto prezzo/utili: Intel ha attualmente un P/E di 42,55, superiore a quello di Nvidia (33,90) e AMD (32,12), una valutazione sempre più difficile da giustificare alla luce dei risultati e delle prospettive incerte.