Lo dimostra il fatto che le opzioni - divenute disponibili questa settimana per gli scambi - registrano una prevalenza di put, con 11 mila contratti negoziati. Questo significa che gli investitori si stanno proteggendo contro eventuali cali del sottostante rappresentato dalle azioni Arm.
Il mercato dei derivati è molto movimentato. Lunedì circa 74 mila contratti di opzioni Arm sono passati di mano. Niente male come primo giorno di negoziazione, anche se i numeri sono lontani dal record detenuto da Facebook, che nel 2012 ha visto uno scambio di 360 mila opzioni al debutto.
Arm Holdings: i rischi erano stati segnalati
Alla vigilia della quotazione di Arm al Nasdaq erano stati lanciati da più parti alcuni
avvertimenti sul rischio di comprare a un prezzo troppo alto (
IPO Arm: i rischi per gli investitori retail). Non era tanto e soltanto l'effetto sbornia da debutto a rappresentare un pericolo, ma una valutazione più ampia relativa ai fondamentali dell'azienda e alla situazione generale.
Nonostante Arm sia un grande progettista di semiconduttori, il 99% degli smartphone utilizza chip progettati dall'azienda con sede a Cambridge, il mercato dei telefonini è in calo e questo ha già inciso negativamente sulle entrate della società, che nell'ultimo bilancio chiusosi al 31 marzo sono diminuite su base annua di 200 milioni di dollari.
Inoltre,
l'influsso dell'intelligenza artificiale potrebbe essere meno rilevante per Arm rispetto ad altri colossi come
Nvidia. Secondo gli esperti del settore, nei prossimi 3-5 anni Arm non avrà alcun beneficio dalla nuova tecnologia, in quanto i chip della società guidata da Rene Haas si riferiscono più che altro a dati di grande potenza per smartphone e non a big data come avviene per Nvidia.
Infine, non andrebbe trascurata la posizione di Arm nei confronti della Cina, dal momento che Pechino pesa per il 25% delle vendite dell'azienda. Questo implica un rischio palese, visti i rapporti sempre più tesi tra il Dragone e l'Occidente soprattutto sul versante tecnologico.
Tutti questi fattori messi insieme potrebbero frenare in maniera rilevante gli investitori, impedendo un rally poderoso delle azioni almeno nel breve.
Il commento degli analisti
In questo contesto, gli analisti invitano alla prudenza. Ophir Gottlieb, Amministratore delegato di Capital Market Laboratories, sottolinea come con un volume robusto di opzioni put ci sia una notevole pressione di vendita. "Il titolo è sceso rapidamente, ci potrebbero essere speculazioni su ulteriori aspetti negativi dell'azienda", ha detto.
Bernstein sottolinea come sia "troppo presto per dichiarare Arm vincitore dell'AI". Per questo motivo, la banca tedesca ha affermato che "rimarrà più prudente sulla capacità dell'azienda di ottenere maggiori tassi di royalty rispetto al ritmo attuale".