I dividendi sono una delle componenti che gli investitori considerano durante la fase di scelta delle azioni da inserire in portafoglio.
Questo perché il dividendo rappresenta una remunerazione per l’azionista oltre che una riduzione del rischio. I certificati non pagano dividendi, questi infatti spettano al proprietario del sottostante.
Nella fase di strutturazione, quindi, l’emittente tiene conto di eventuali dividendi che andranno a influenzare il prezzo del sottostante durante la vita utile del certificato.
Per un certificato con una scadenza pluriennale, i dividendi vengono stimati anche per gli anni successivi a quello di emissione. Maggiore è l’alea, maggiore è il carico imputato al cliente finale (in questo modo l’emittente scarica il rischio sul cliente).
Ultimamente, sono stati emessi certificati che potremmo definire “Total Return”, ovvero certificati in cui il valore attuale del dividendo non viene stimato, ma sommato al valore del certificato una volta incassato.