Alex Karp: chi è il fondatore e CEO di Palantir | Investire.biz

Alex Karp: chi è il fondatore e CEO di Palantir

26 nov 2020 - 16:00

30 nov 2022 - 21:02

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Chi è Alexander Karp? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul CEO di Palantir, società di Big Data da oltre 50 mld di market cap a braccetto con i servizi segreti USA

Chi è Alexander Karp? Prima di fondare Palantir cosa ha fatto nella vita? Qual'è il pensiero del numero uno della società di Big Data sbarcata a Wall Street lo scorso a fine settembre 2020? Vediamo insieme le origini, la vita personale e il percorso che lo ha portato a guidare l'azienda che con i suoi software lavora a braccetto con Pentagono e servizi segreti statunitensi.

Nato il 2 ottobre 1967, Alexander Karp è un uomo d'affari miliardario statunitense, co-fondatore e CEO di Palantir Technologies, la più controversa società californiana di big data con profondi legami con i servizi segreti e le agenzie militari Usa. Ecco tutto quello che c’è da sapere su di lui.

 

Origini, studi e nascita di Caedmon Group

Figlio di un padre ebreo e di una madre artista nera, Karp è cresciuto a Filadelfia, dove si è laureato alla Central High School nel 1985. Ha conseguito una laurea presso l'Haverford College, un dottorato in giurisprudenza presso la Stanford University e un dottorato in teoria sociale neoclassica presso la Goethe-Universität a Francoforte, in Germania.

La tesi di Karp, supervisionata da Karola Brede, era intitolata "Aggression in der Lebenswelt: Die Erweiterung des Parsonsschen Konzepts der Aggression durch die Beschreibung des Zusammenhangs von Jargon, Aggression und Kultur", ovvero “Aggressività nel mondo della vita: l'estensione del concetto di aggressività di Parsons descrivendo la connessione tra gergo, aggressività e cultura”.

Karp ha affermato di aver investito con successo in start-up e azioni dopo aver ricevuto un'eredità da suo nonno. Successivamente ha fondato la sua società di gestione patrimoniale, Caedmon Group, con sede a Londra.

 

Palantir Tecnologies

Nel 2004, insieme al suo ex comapgno di classe alla Stanford, Peter Thiel – già co-fondatore di PayPal insieme a Elon Musk e investitore di Facebook di Mark Zuckerberg - ha fondato Palantir Technologies, diventandone CEO. Tra gli altri fondatori vi furono Nathan Gettings, Joe Lonsdale e Stephen Cohen. La società ha preso il nome dalle pietre veggenti capaci di avere visioni del passato e del presente raccontate nel “Il Signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien.

L’azienda sviluppa software in grado di aggregare informazioni su milioni di persone, tra cui la storia occupazionale, i social network, i registri telefonici e molto altro. Il co-fondatore Thiel ha stretti legami con il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, oltre che con il Pentagono e settori di forze dell’ordine e di intelligence.

Palantir ha attirato oltre 3 miliardi di dollari di finanziamenti in capitale di rischio da parte di investitori, tra cui In-Q-Tel, il braccio di investimento della CIA. L’azienda californiana ha eseguito operazioni di data mining per il Pentagono, il Department of Homeland Security, l’ICE, l’agenzia federale che si occupa del contrasto all’immigrazione illegale e l’FBI.

Successivamente ha esteso i suoi servizi al settore aziendale, anche se ha ancora una forte dipendenza dai clienti governativi, che rappresentano oltre la metà delle sue attività. Il suo software risolve crisi aziendali da contraffazione di prodotti, attacchi informatici, truffe, spionaggio industriale. Il problema più grande per l'attività di Palantir potrebbe essere il funzionamento del suo software: aiuta i suoi clienti a vedere troppo.

Sulla scia delle rivelazioni di Edward Snowden sulla sorveglianza di massa del NSA, gli strumenti di Palantir sono arrivati a rappresentare le più grandi paure dei sostenitori della privacy della tecnologia di data mining. Nell’ultimo periodo ha suscitato polemiche negli Stati Uniti proprio per la collaborazione con l’ICE contribuendo ad attuare le politiche sull’immigrazione dell’amministrazione Trump. Il software Palantir è determinante per le operazioni dell'ICE, che, grazie anche ai dati forniti dalla gioiellino di Karp, sta pianificando uno dei più grandi raid contro l'immigrazione verso migliaia di famiglie prive di documenti.

Nel 2020 la società ha anche lavorato con diversi paesi per affrontare la pandemia di Covid-19, tracciando la diffusione del virus e gestendo la produzione di forniture mediche. Sia gli Stati Uniti che il Regno Unito hanno fatto affidamento sulla piattaforma di integrazione dei dati di Palantir per gestire la risposta alla crisi pandemica.

La Nuova Zelanda ha invece rifiutato la collaborazione. Ma non solo: se si guarda al passato i “cervelli” di Palantir hanno scovato l’ultimo nascondiglio di Bin Laden in Pakistan e in Afghanistan hanno guidato i Marines anticipando gli attacchi delle forze ribelli. Sono venuti in soccorso agli agenti della DEA in Messico per sgominare un cartello della droga, sono risaliti agli hacker che si erano introdotti nel computer del Dalai Lama ed hanno aiutato gli investigatori nel riconoscimento facciale dei due attentatori ceceni della maratona di Boston.

 

Palantir a Wall Street

Dopo oltre 15 anni dalla sua fondazione, la quotazione a Wall Street di Palantir l'ha resa delle più antiche start-up della Silicon Valley sbarcate sulla Borsa USa. Come ha sottolineato il Financial Times, Karp aveva resistito a lungo ad un’IPO. In questo modo ha tenuto il lavoro della società per agenzie governative e altri clienti sensibili lontano dal controllo pubblico.

Lo sbarco in Borsa dello scorso 30 settembre, tramite direct listing da 22 miliardi di dollari, è stato tra i principali e più attesi eventi dell’anno. Le aziende che scelgono questo metodo evitano la strada dell’IPO tradizionale, in cui i dirigenti incontrano gli investitori per spiegare il loro business model ed il potenziale di crescita futuro tramite i roadshow. I direct listing rappresentano anche un modo più economico per quotarsi in Borsa.

Il NYSE aveva assegnato al titolo un prezzo di riferimento di 7,25 dollari, ma la domanda degli investitori ha spinto le quotazioni in rialzo del 50% rispetto al reference price durante il primo giorno di negoziazione. Il titolo (ticker PLTR) ha poi chiuso la sua prima seduta a 9,50 dollari, in calo rispetto al massimo di giornata a 11,42 dollari.

A fine novembre 2020, le azioni Palantir vengono scambiate al di sopra dei 29 dollari. In due mesi a Wall Street la capitalizzazione di mercato di Palantir è così passata da 22 a quasi 55 miliardi di dollari, una performance del 150% (900% se annualizzato). Karp possiede circa un decimo dell'azienda, poco meno del suo maggiore azionista, Peter Thiel. Altri investitori miliardari includono Ken Langone e il titano degli hedge fund Stanley Druckenmiller. Questo mette Karp sulla buona strada per diventare un nuovo miliardario della Silicon Valley (e Thiel potrebbe raddoppiare la sua fortuna).
 

Pensiero

Karp si è descritto come un socialista e un progressista. Politicamente, ha affermato di aver votato per Hillary Clinton. Nel 2017 durante una riunione della società Palantir ha affermato di aver rifiutato un invito del Presidente Trump, dicendo "Non rispetto nulla del tizio".

Karp ha detto che le società tecnologiche come Palantir hanno l'obbligo di sostenere le forze armate statunitensi. Ha difeso il contratto di Palantir con l'immigrazione e le forze dell'ordine statunitensi durante la controversia sulle separazioni familiari, dicendo che mentre le separazioni sono "una questione morale davvero dura, complessa e stridente", è favorevole a "una politica di immigrazione giusta ma rigorosa". Ha inoltre sostenuto che il Governo degli Stati Uniti dovrebbe avere una mano forte nella regolamentazione tecnologica e che i Paesi occidentali dovrebbero dominare la ricerca sull'Intelligenza Artificiale.

Karp ha difeso il lavoro di Palantir nella raccolta dei dati con le agenzie governative criticando le pratiche commerciali delle altre aziende attive nel settore tecnologico, come Google, Facebook ed altre, senza tuttavia citarle esplicitamente.
 

Vita personale

Ufficialmente single, Karp possiede una proprietà a Palo Alto, in California, ma attualmente vive nel New Hampshire. Nonostante un patrimonio netto di circa 3,2 miliardi di dollari a novembre 2020, Karp non sembra spendere generosamente. È descritto come un fanatico del benessere: nuota, fa sci di fondo, pratica la meditazione Qigong e le arti marziali e tiene le spade di Tai Chi nei suoi uffici.

Nel 2013 Karp ha affermato in un'intervista a Forbes di aver ricevuto così tante minacce di morte da estremisti e teorici della cospirazione che ha una guardia del corpo che lo segue h24. Parla correntemente tedesco e francese. È stato inoltre membro del CdA di Axel Springer SE, dal 2018 al 2020 e di BASF fino a luglio 2020.

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