Convinto sostenitore della gestione passiva, John Bogle è conosciuto da tutta la comunità finanziaria per essere il creatore dei fondi indicizzati. Ecco chi è, la sua carriera e i suoi principi che hanno profondamente cambiato i modelli di investimento
John Clifton Bogle, soprannominato “Jack”, è stato un investitore e filantropo statunitense. È stato il fondatore e Amministratore delegato di The Vanguard Group, una delle più grandi società di investimento di tutto il mondo. È anche conosciuto per essere la persona che ha creato il primo fondo indicizzato. Ecco la sua storia e la sua filosofia di investimento.
Origini e studi
John Bogle è nato l'8 maggio 1929 a Montclair, nel New Jersey da William Yates Bogle Jr. e Josephine Lorraine Hipkins. Bogle e il suo gemello, David, hanno frequentato per qualche tempo la Manasquan High School vicino alla costa del New Jersey. Il loro curriculum accademico ha permesso loro di trasferirsi alla Blair Academy grazie a delle borse di studio. Alla Blair, Bogle mostrò una particolare attitudine per la matematica, era affascinato dai numeri.
Nel 1947 si laureò con lode e fu ammesso alla Princeton University, dove studiò economia. Durante i suoi anni universitari, Bogle ha studiato il settore dei fondi comuni di investimento e ha trascorso gran parte del tempo sulla stesura della sua tesi "Il ruolo economico della società di investimento".
Già all’Università, Bogle aveva studiato il nesso tra costo di un prodotto finanziario e la sua redditività: in un settore che diventava via via sempre più competitivo, riuscire a fare meglio del mercato sarebbe stato sempre più difficile dunque era meglio replicarne esattamente i rendimenti riducendo la differenza, dovuta ai costi di gestione. Nel 1951 si laureò magna cum laude a Princeton e fu presto assunto da Walter L. Morgan, dopo che lesse la sua tesi di 130 pagine.
Carriera e nascita di Vanguard
Dopo essersi laureato, Bogle ha ristretto le sue possibilità di carriera al settore bancario e agli investimenti. La sua carriera a Wall Street inizia presso Wellington Fund dove viene assunto dopo la laurea e promosso a una posizione di assistente manager nel 1955. Dopo aver scalato con successo i ranghi, nel 1970 ha sostituito Morgan come presidente di Wellington. Fu successivamente licenziato per una fusione "estremamente imprudente" che aveva approvato.
Il 1° maggio 1975, Bogle ha fondato la Vanguard Company, che oggi è una delle società più rispettate e di successo nel mondo degli investimenti. Appassionato di storia navale, Bogle chiamò l’azienda in onore dell’ammiraglio Horatio Nelson, protagonista della battaglia del Nilo nel 1798. Bogle pensava che il nome “Vanguard” risuonasse con i temi della leadership e del progresso. Il tema nautico è visibile tutt'oggi nel logo di Vanguard e nelle comunicazioni agli azionisti.
Nel 1999, la rivista Fortune ha definito Bogle "uno dei quattro giganti degli investimenti del ventesimo secolo". Due anni più tardi, influenzato dalle opere di Paul Samuelson, ha fondato il First Index Investment Trust, un precursore del Vanguard 500 Index Fund, come primo fondo comune di investimento disponibile al grande pubblico. Il fondo replicava la performance dell’indice S&P 500 e fu appunto il primo index fund a essere venduto tra gli investitori retail e non solo tra quelli istituzionali.
In un discorso del 2005, Samuelson ha considerato "questa invenzione di Bogle all'invenzione della ruota, l'alfabeto, la stampa di Gutenberg". Nel 1996, ha ceduto il suo ruolo di CEO di Vanguard a John J. Brennan, il suo successore selezionato con cura dopo l'assunzione nel 1982. Il suo successivo ritorno alla Vanguard con il titolo di presidente senior ha portato al conflitto tra Bogle e Brennan.
Bogle ha lasciato l'azienda nel 1999 e si è trasferito al Bogle Financial Markets Research Center, un piccolo istituto di ricerca non direttamente collegato a Vanguard, ma con sede nel campus della società. Vanguard oggi gestisce risparmi per oltre 5 trilioni di dollari, seconda solo a BlackRock.
Oltre alla sua carriera imprenditoriale, Bogle ha scritto molto. Ha prodotto articoli per The Journal of Portfolio Management e Financial Analysts Journal. Il suo libro del 1999 “Common Sense on Mutual Funds: New Imperatives for the Intelligent Investor” è diventato un bestseller ed è considerato un classico nella comunità finanziaria. Tra i suoi ultimi libri ci sono The Clash of the Cultures: Investment vs. Speculation (2012) e Stay the Course (2018).
Filosofia di investimento
L'idea innovativa di Bogle è stata quella di creare il primo fondo comune di investimento indicizzato, nato effettivamente nel 1975. La convinzione di Bogle era che, invece di battere l'indice e addebitare costi elevati, il fondo indicizzato avrebbe imitato la performance dell'indice nel lungo periodo, ottenendo così rendimenti più elevati con costi inferiori rispetto a quelli dei fondi gestiti attivamente.
L'idea di investimento in indici di Bogle offre una distinzione chiara ma evidente tra investimento e speculazioni. La principale differenza tra investimento e speculazione risiede nell'orizzonte temporale e nel rischio del capitale. L'investimento si occupa di catturare rendimenti nel lungo periodo con un minor rischio, mentre la speculazione si occupa di ottenere rendimenti in un breve periodo di tempo, ma con un rischio decisamente più elevato. Lo speculatore spesso si preoccupa solo del prezzo di un titolo e non dell'attività sottostante nel suo insieme, l'investitore invece si interessa dell'attività sottostante e meno del prezzo del titolo.
Anche se un business è stabile nel flusso di cassa, le quotazioni di mercato di un titolo sono tutt'altro, a causa degli speculatori che contribuiscono a creare volatilità al rialzo e al ribasso sulla base delle loro emozioni.
Bogle è stato noto per la sua insistenza, in numerose apparizioni sui media, sulla superiorità dei fondi indicizzati rispetto ai tradizionali fondi comuni di investimento gestiti attivamente. Ha sempre sostenuto che fosse folle tentare di scegliere fondi comuni di investimento gestiti attivamente e aspettarsi che le loro prestazioni battano un fondo indicizzato a basso costo per un lungo periodo di tempo dopo aver tenuto conto delle commissioni addebitate dai fondi attivi.
Tuttavia, col tempo, Bogle espresse anche la preoccupazione che la crescente popolarità dell'indicizzazione passiva avrebbe portato a una concentrazione del potere di voto aziendale per i leader delle tre maggiori società di investimento: la stessa Vanguard, ma anche BlackRock e State Street.
Le sue idee furono così dirompenti da fondare un gruppo di seguaci, i Bogleheads, un movimento di investitori individuali che ancora oggi segue i principi base della sua filosofia: iniziare a risparmiare da giovani, diversificare, ricercare la semplicità e rimanere fedeli al proprio piano finanziario indipendentemente dalle condizioni di mercato.
Bogle e la politica
Politicamente, Bogle era un repubblicano, anche se ha votato per Bill Clinton, per Barack Obama nel 2008 e 2012 e per Hillary Clinton nel 2016. Ha sostenuto la regola di Volcker e regole più severe sui fondi del mercato monetario ed è stato critico verso la mancanza di regolamentazione del settore finanziario da parte del governo degli Stati Uniti.
Bogle ha più volte affermato che l'attuale sistema negli Stati Uniti è "sbilanciato" e ha inoltre sostenuto l’applicazione di tasse per scoraggiare la speculazione a breve termine, limiti sulla leva finanziaria, pene più severe per i crimini finanziari e uno standard fiduciario unificato per tutti gestori di denaro. Nel 2017, Bogle ha affermato che le politiche del presidente Donald Trump erano positive per il mercato a breve termine, ma pericolose per la società nel suo insieme a lungo termine.
Vita privata e riconoscimenti
Bogle sposò Eve Sherrerd il 22 settembre 1956 con la quale ebbe sei figli: Barbara, Jean, John Clifton, Nancy, Sandra e Andrew. La coppia risiedeva a Bryn Mawr, in Pennsylvania. All'età di 31 anni, Bogle soffrì del suo primo di numerosi attacchi di cuore e all'età di 38 anni gli fu diagnosticata la rara displasia del ventricolo destro aritmogena. Ha ricevuto un trapianto di cuore nel 1996 all'età di 66 anni.
Bogle era un membro del Cda della Blair Academy. È stato membro del Comitato consultivo del Millstein Center for Corporate Governance and Performance presso la Columbia Law School. Nel 2005 ha ricevuto la laurea honoris causa dalla Princeton University e dalla Villanova University nel 2011.
Ha fatto parte del Consiglio di amministrazione del National Constitution Center di Philadelphia, un museo dedicato alla Costituzione degli Stati Uniti. In precedenza era stato presidente del Cda dal 1999 al 2007.
Nel 1999 è stato nominato uno dei quattro "Giganti del XX secolo" dell'industria degli investimenti dalla rivista Fortune. Lo stesso anno è stato premiato con il “Woodrow Wilson Award” dalla Princeton University per "illustri risultati al servizio della nazione".
Nel 2004 è stato nominato una delle "100 persone più potenti e influenti del mondo" dalla rivista Time e del premio Institutional Investor's Lifetime Achievement Award. Bogle è morto a 89 anni il 16 gennaio 2019 nella sua casa di Bryn Mawr, in Pennsylvania.