Bitcoin in volata nel mercato delle criptovalute. La principale moneta digitale ha guadagnato il 6% nelle ultime 24 ore, arrivando a 54.685 dollari e portando a +25,5% la performance settimanale. L'avvicinamento al record storico di 64.780 dollari raggiunto nel mese di aprile di quest'anno procede a grandi passi. Anche gli altri token sono particolarmente in forma in queste ore, tra i quali spicca Shiba Inu che un tweet di Elon Musk ha mandato in orbita, con un guadagno di oltre il 350% in 7 giorni.
Bitcoin: per la SEC gli USA non faranno come la Cina
A dare propulsione al movimento rialzista di Bitcoin è stata una dichiarazione di Gary Gensler, secondo cui gli Stati Uniti non emuleranno la Cina vietando le valute digitali. In un'udienza alla Camera del Congresso USA, il numero uno della Securities and Exchange Commission ha dichiarato che il compito del Governo deve essere quello di fornire la garanzia affinché tutta l'industria crittografica aderisca alla protezione di investitori e consumatori, nonché rispetti le leggi fiscali e dell'antiriciclaggio. Tuttavia, continua, "l'approccio è molto diverso rispetto a quello adottato da Pechino".
Ricordiamo che il Dragone il mese scorso ha minacciato provvedimenti aggressivi contro il mining delle criptovalute, ribadendo il divieto assoluto alle transazioni. Le dichiarazioni di Gensler fanno pendant con quelle di Jerome Powell del 30 settembre, che sempre davanti al Congresso ha asserito di non avere alcuna intenzione di porre qualsiasi tipo di veto al commercio delle valute digitali.
Questi messaggi sono stati interpretati dal mercato in luce positiva. Ciò perché è vero che potrebbero aprire le porte a un intervento pubblico per regolamentare il settore, ma è altrettanto vero che la rassicurazione di importanti istituzioni come la SEC e la Fed rappresenti un riconoscimento importante a livello istituzionale.
La conseguenza non può che essere una partecipazione sempre maggiore proprio degli investitori istituzionali che finora hanno ricevuto un freno dalla mancanza di infrastrutture e regolamentazioni adeguate. È ragionevole pensare che la tendenza al miglioramento acceleri nei prossimi anni e un numero più alto di operatori entri a mercato.
Bitcoin: Soros toglie il velo, ora possiede criptovalute
Il rally di Bitcoin ha preso forza anche quando ieri è arrivata la conferma che il miliardario George Soros possiede token digitali tramite il Soros Fund Management, la sua società d'investimento privata. A darne notizia è stato il Chief Investment Officer, Dawn Fitzpatrick, affermando che il fondo detiene alcuni Bitcoin e che le monete virtuali non sono interessanti quanto il loro uso nella finanza decentralizzata.
A marzo il CIO della società si era espresso favorevolmente sulle cripto, ribadendo che ormai avevano raggiunto un punto di svolta e che avrebbero ricevuto maggiore attenzione in futuro. Secondo indiscrezioni, per mesi l'azienda ha effettuato analisi e ricerche per valutare la possibilità di entrare a mercato e alla fine così è stato.
Nel settore della blockchain la società d'investimento di Soros si sta muovendo anche su altri versanti. Sembra che attualmente Fitzpatrick stia trattando l'acquisizione di alcune società che operano nel campo delle criptovalute, sebbene per il momento viga il riserbo assoluto sui nomi. Inoltre il fondo ha investito 200 milioni di dollari per finanziare il New York Digital Investment Group, società leader nel settore della tecnologia e dei servizi finanziari dedicati a Bitcoin.