Gli investitori sono tornati a comprare il titolo Tesla a Wall Street. Nell'ultima seduta le azioni del produttore di auto elettriche sono salite del 2,10% in Borsa a 713,60 dollari, interrompendo due giorni di vendite che avevano proiettato le quotazioni sotto la soglia psicologica di 700 dollari.
Nelle ultime settimane il sentiment del mercato sembra improntato all'acquisto, grazie anche all'ottima trimestrale che ha fatto registrare dati migliori delle attese, sia riguardo le vendite che i profitti. Ora l'attenzione degli operatori è rivolta sulle prossime mosse di Palo Alto, che possono determinare gli sviluppi dell'azienda nei prossimi anni.
Intanto giorno per giorno seguono le vicende che ruotano intorno alla società e al settore dei veicoli elettrici, quest'ultimo sorvegliato speciale anche del piano infrastrutturale di Joe Biden, sottoposto all'approvazione del Senato nella giornata odierna.
Azioni Tesla: i 4 fattori chiave per il futuro a Wall Street
In questi giorni sarà importante capire se le azioni Tesla avranno la forza per iniziare un rally che le indirizzerà verso i massimi storici a 900 dollari raggiunti a gennaio di quest'anno. A questo riguardo ci sono 4 elementi che andranno tenuti in considerazione e che potranno spostare il prezzo del titolo.
Anzitutto la questione che riguarda il Cybertruck, il pick-up elettrico più potente che sia stato mai proposto dalla società californiana. Per gli investitori è arrivata la doccia fredda: il veicolo è troppo costoso per produrlo quest'anno, se ne riparlerà nel 2022.
La data esatta non si conosce, ma già sul sito di Tesla sono partiti i preordini. Il mercato è deluso ma un po' se lo aspettava perché, da quando è stato presentato nel 2019, il Cybertruck ha conosciuto varie fasi nelle quali è stato sempre specificato che le consegne non sarebbero arrivate prima della fine del 2021.
A gennaio di quest'anno, nel corso della presentazione degli utili del quarto trimestre 2020, Elon Musk aveva paventato l'ipotesi che verso la fine dell'anno avremmo visto su strada i primi pick-up, ma che la produzione su grandi volumi sarebbe slittata all'anno prossimo.
Adesso è arrivata la notizia ufficiale: per il 2021 niente da fare, il costo di fabbricazione è di 1 milione di dollari e la produzione delle nuove celle di batterie 4680 richiede dei perfezionamenti tecnici dell'azienda.
Un secondo aspetto che potrà incidere sul prezzo del titolo riguarda le immatricolazioni di Tesla in Cina. I dati appena arrivati non sono molto rassicuranti. Nel mese scorso le spedizioni dell'azienda nel territorio sono crollate: appena 8.621 unità, un calo del 69% rispetto a giugno.
A condizionare questo andamento negativo è stato il richiamo di una grande quantità di veicoli che la società ha venduto alla Nazione, per ragioni legate alla sicurezza. Viceversa, le spedizioni fuori dalla Cina e prodotte dagli stabilimenti cinesi sono balzate a 24.347 unità. Questo potrebbe essere un segnale preoccupante riguardo la fiducia che un mercato importante come quello cinese potrebbe mantenere nei confronti del leader mondiale delle auto elettriche.
Un terzo elemento fa riferimento alla partnership tra il colosso automotive francese Renault e il conglomerato di Hangzhou, Geely Holdings Group. L'alleanza è stata annunciata ieri ed è essenzialmente basata sulle auto ibride-elettriche a marchio Renault, ma i due player stanno valutando la possibilità di produrre veicoli completamente elettrici.
Questa potrebbe essere una minaccia concorrenziale per Tesla, in un terreno minato come quello cinese, che rappresenta il mercato più grande del mondo. La Tesla Model 3 è stata l'auto elettrica più venduta nel Paese nel 2020, per come si stanno mettendo le cose tra non molto potrebbe non esserlo più.
Un ultimo fattore riguarda qualche indiscrezione di stampa che la società potrebbe procedere a un'ulteriore split azionario, dopo quello di agosto 2020. Al momento le probabilità sono molto basse, in quanto le azioni Tesla quotavano 1.375 dollari quando è arrivato il frazionamento 5:1, oggi si trovano appena sopra i 700 dollari. Non è escluso però che se il titolo riprende a salire si possa seguire la stessa procedura.
Azioni Tesla: le previsioni degli analisti
Attualmente il 49% degli analisti di Wall Street si trova in posizione Buy su Tesla. In particolare Philippe Houchois, analista di Jefferies, ha alzato il suo prezzo obiettivo portandolo a 850 dollari, dai 700 dollari precedentemente previsti.
Alla base della sua visione più ottimistica vi sono i dati eccellenti sulle consegne dei veicoli di Palo Alto in ogni parte del mondo, che fanno pensare che la domanda sia molto sostenuta e destinata a crescere nei prossimi anni.