AMC Entertainment batte le attese nella trimestrale pubblicata ieri sera a mercati chiusi. La catena di cinema più grande del mondo ha chiuso il trimestre con una perdita di 71 centesimi di dollaro per azione, valore comunque inferiore rispetto ai 94 centesimi che si aspettava il consensus.
Questo grazie a un fatturato che ha sorpreso tutti: le vendite hanno registrato introiti per 444,7 milioni, oltre 60 milioni in più rispetto alle stime degli analisti. Questo non è poco considerato il calvario che in questo anno e mezzo di pandemia hanno dovuto sopportare i cinema e i teatri.
Nell'after hours di Wall Street le azioni AMC sono balzate dopo l'uscita dei dati, guadagnando fino al 10% per poi chiudere a +5,33%. Quest'anno il titolo ha realizzato una performance strepitosa, partendo da un'apertura di 2,20 dollari e trovandosi ora a quotare circa 33,80 dollari. Ricordiamo che le azioni di AMC fanno parte della categoria dei meme stock che sono stati oggetto in questi mesi dello short squeeze che ha coinvolto i venditori allo scoperto e le piattaforme di Reddit.
Azioni AMC: migliorano le vendite, ma preoccupa il debito
L'apertura delle attività e la fine delle restrizioni hanno riportato le persone al cinema e al teatro. Il botteghino di AMC si è ingrassato in questo secondo trimestre grazie a 22 milioni di biglietti venduti, una cifra enormemente maggiore rispetto agli appena 100mila dello stesso periodo del 2020.
Se non ci saranno ulteriori chiusure dettate dall'avanzata della variante Delta, le stime per l'intero settore nel Paese sono per incassi complessivi di oltre 5 miliardi quest'anno, il che comporterebbe un cash flow positivo per l'azienda guidata da Adam Aron. Il CEO si è mostrato entusiasta per i numeri rilasciati lanciando una pillola suggestiva agli investitori, ovvero che la catena di cinema e teatri potrebbe accettare Bitcoin entro la fine dell'anno.
La società tuttavia ha una spina nel fianco, rappresentata dal debito che rimane molto elevato e che potrebbe essere risanato solo con una ripresa a tutti gli effetti delle attività aziendali, come era prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19. Infatti, AMC al momento riesce a vendere solo un quarto dei biglietti che vendeva nel 2019 e conta su un pieno recupero solo per il 2022-2023.
AMC: le prospettive per il 2021
In questo momento AMC si trova di fronte a un problema distributivo riguardo i film al debutto. Ad esempio la proiezione della Warner Bros "The Suicide Squad" mirava a incassare 28 milioni di dollari, ma non è riuscita ad andare oltre i 26,2 milioni. Al riguardo, i piani di distribuzione sono stati modificati. D'ora in avanti, i film verranno messi online in un tempo più limitato dalla loro uscita al cinema.
Con la Warner ieri è stato firmato un accordo con il quale tutte le sue pellicole in programma nel 2022 saranno messe online per 45 giorni dopo il loro debutto. Tutte queste sono misure per cercare di mettere una pezza agli effetti disastrosi che la pandemia ha creato finora sebbene, come lo stesso Aron ha asserito, l'azienda non si trova ancora fuori dal tunnel.
Il CEO però ha rimarcato il fatto che AMC ha un tesoretto di 2 miliardi di liquidità che possono essere sfruttati per acquisire nuovi teatri e aprire nuove sedi. Per ora invece è scongiurata l'ipotesi di emettere nuove azioni. Riguardo i prezzi dei biglietti, questi saranno aumentati, anche perché obiettivamente si attende una sostanziale crescita di pubblico per gli anni a venire.