Il Franco svizzero è da sempre considerata la valuta rifugio per eccellenza. Un po' snobbata negli ultimi tempi a causa di una politica monetaria ancorata al tasso negativo e agli interventi della Banca centrale, è in realtà ancora oggi una divisa verso la quale gli investitori si rifugiano nei momenti di tensione.
Mi ero già occupato di USD/CHF a inizio mese quando la guerra tra Russia e Ucraina ha assunto contorni drammatici. In quel momento il cambio rischiava di muoversi in un territorio ribassista che avrebbe significato eventi che precipitavano nel cuore dell’Europa.
Il conflitto c’è ancora ma ancora non è sconfinato in altri territori e cinicamente questo ai mercati basta. USD/CHF ha recuperato terreno con tanto di tentativo di inversione di tendenza. Doveroso un aggiornamento contemporaneo ad un approfondimento sul cross EUR/CHF dal quale abbiamo compreso come sia ripreso l’interventismo della Swiss National Bank.
USD/CHF ed EUR/CHF: analisi tecnica e strategie operative
Per quello che riguarda USD/CHF il grafico ci mostra chiaramente come non solo il mercato si è rifiutato di rompere al ribasso, ma ha sfondato al rialzo. Un segnale di forza del dollaro che in un colpo solo ha abbattuto la trendline discendente attiva dal 2019 e la resistenza che da un anno a questa parte ingabbiava il biglietto verde. Merito della Federal Reserve e del rialzo dei tassi, ma anche di una Banca centrale elvetica intervenuta sul mercato delle valute per alleggerire la pressione sul franco.
Passando al grafico di EUR/CHF ci rendiamo conto che il movimento piuttosto netto dalla parità a 1,03 è stato dettato da qualcosa che assomiglia tanto ad un intervento. Seppur non dichiarato, l’aumento dei depositi a vista della SNB conferma indirettamente che il floor con l’euro è stato deciso e sarà la parità.
Tecnicamente per USD/CHF adesso serve una prova di maturità che rilanci l’azione bullish. Quello che non deve succedere è una contro rottura ribassista (discesa sotto 0,91 per intenderci), perché a quel punto lo scenario geopolitico si farebbe molto complicato e pericoloso.
Valutare long USD/CHF potrebbe essere una strategia già applicabile, mentre più complesso è il disegno tecnico di EUR/CHF. Qui il balzo di quasi 400 pips si è andato a scontrare con quella retta di regressione ribassista che guida da tempo il downtrend. L’idea in questo caso potrebbe essere quella di approfittare di un pullback verso 1,01 per un'operatività rialzista confidando in nuovi interventi da parte della Banca centrale per indebolire il franco.