La Swiss National Bank è la Banca Centrale della Svizzera disciplinata da una legge speciale, il cui principale compito è quello di garantire la stabilità del sistema finanziario svizzero.
Essa è una società anonima quotata in Borsa che è partecipata: dai Cantoni svizzeri, ossia dai 26 stati federati che compongono la Confederazione svizzera; dalle banche cantonali, ovvero dalle banche commerciali svizzere di proprietà pubblica, a cui il Cantone di residenza fornisce una garanzia per i depositi; dai privati.
Le sedi principali dell'SNB si trovano a Berna e Zurigo, ma è possibile individuare rappresentanze a Basilea, Ginevra, Losanna, Lugano, Lucerna e San Gallo.
Swiss National Bank: funzioni e obiettivi
La Banca Centrale svizzera conduce la politica monetaria ai sensi della Costituzione e della Legge che l'ha istituita, nell'interesse generale del Paese, in maniera del tutto indipendente. Per fare questo esercita determinate funzioni e persegue determinati obiettivi, come di seguito elencati:
- Stabilità dei prezzi. Questo è il presupposto essenziale per il raggiungimento dello sviluppo e del benessere economico, in quanto si considerano l'inflazione e la deflazione come elementi pregiudicanti l'andamento positivo dell'economia. Il target dell'SNB in tema di crescita dei prezzi è stato fissato a un livello inferiore al 2%;
- Determinazione del tasso ufficiale di sconto. La Banca nazionale fissa il tasso guida per influenzare le condizioni monetarie intervenendo anche sul mercato valutario, con l'obiettivo di mantenere delle condizioni di stabilità nel sistema monetario;
- Regolazione del contante. L'SNB ha il monopolio della stampa di cartamoneta, che fornisce all'economia in base alle varie esigenza monetarie. È attiva anche nel circuito dei pagamenti senza contante, in cui è impegnata nel contesto dei pagamenti SIC (Swiss Interbank Clearing). Inoltre la Banca amministra le riserve monetarie, che dipendono dalla misura in cui viene espletata la politica monetaria;
- Stabilità del sistema finanziario. In questo caso vengono analizzate tutte le fonti di rischio individuando tutte le misure correttive necessarie per garantire un certo equilibrio tra i vari fattori che regolano un sistema finanziario;
- Cooperazione monetaria internazionale. La Banca collabora a tal fine con le Autorità federali, prendendo parte al sostegno monetario internazionale della Confederazione e cooperando con altre Banche centrali per il raggiungimento degli obiettivi;
- Servizio di tesoreria della Confederazione. A tal proposito, l'SNB svolge tutte quelle funzioni di gestione dei servizi di pagamento, prestiti, crediti, custodia dei titoli in deposito ed esercizio delle operazioni in valuta;
- Elaborazione di statistiche. La Banca nazionale stila rapporti che riguardano le banche e i mercati finanziari, la bilancia dei pagamenti, gli investimenti in conto capitale e i rapporti della Confederazione svizzera con l'Estero.
Swiss National Bank: organi principali
L'organigramma della Banca Centrale svizzera è composto fondamentalmente da alcuni organi principali. Questi si occupano di specifiche mansioni nell'ambito comunque di una corretta interazione, come di seguito esplicato:
Assemblea generale
L'Assemblea generale è rappresentata dagli azionisti che si riuniscono una volta all'anno, di regola in aprile. Essendo che la Banca ha natura pubblicistica, le competenze dell'Assemblea sono più ristrette rispetto a quelle esistenti nelle società anonime di diritto privato.
Direzione generale
La Direzione generale è il massimo organo direttivo ed esecutivo della Banca nazionale. Essa si occupa della gestione della politica monetaria e valutaria, nonché dell'elaborazione della strategia d'investimento degli assets e della cooperazione monetaria internazionale. L'organo è rappresentato dal Governatore della Banca, dal Vice Governatore e da un membro terzo, tutti nominati dal Consiglio Federale su proposta del Consiglio di Banca.
Direzione generale allargata
La Direzione generale allargata è composta dagli stessi membri della Direzione generale, ma con l'aggiunta di altri 3 soggetti supplenti.
Consiglio di Banca
Il Consiglio di Banca esercita la vigilanza e il controllo sulla conduzione degli affari dell'SNB. Esso è formato da 11 membri: il Presidente e il Vice Presidente, che sono nominati dal Consiglio Federale, durano in carica per 4 anni e possono svolgere il loro mandato per un massimo di 12 anni; altri 5 componenti che sono eletti dall'Assemblea generale degli azionisti; 4 comitati, nello specifico un comitato di verifica, un comitato dei rischi, un comitato di remunerazione e un comitato di nomina.
Swiss National Bank: origini e storia
La Banca Nazionale svizzera nacque nel 1905 con l'esigenza di ridurre il numero degli istituti che potevano emettere moneta. Nel 1907 iniziò ad operare come Banca centrale indipendente, avendo l'esclusiva di emissione e utilizzando le stesse banconote che in precedenza erano state adoperate dalle banche cantonali. Questo durò fino al 1911 quando furono stampate le carte di nuova serie.
A quei tempi il sistema monetario era essenzialmente fondato sulla parità fissa tra la moneta legale e l'oro. Quindi il ruolo dell'istituto centrale era quello di regolare la circolazione della moneta e di favorire tutte le operazioni di pagamento. Ovviamente, rientrava nelle sue funzioni quella di convertire le banconote emesse in oro, almeno fino a quando il metallo giallo ha occupato la posizione di ancoraggio delle valute.
Negli anni l'SNB ha dovuto svolgere un compito molto arduo in rapporto al Franco svizzero, considerato dal mercato la valuta rifugio per eccellenza. Importante è stata la sua funzione di equilibratore nelle fasi in cui l'eccessivo rafforzamento della valuta elvetica rischiava di compromettere la competitività dell'economia svizzera, la quale ha come punto di forza soprattutto l'export.
Nell'ultimo decennio la Banca è stata oggetto di grandi polemiche in quanto accusata spesso di manipolare il mercato valutario con operazioni molto discutibili. Al proposito si ricorda la decisione che prese il Governatore Philipp Hildebrand il 6 settembre 2011 quando annunciò il floor EUR/CHF a 1,20 per frenare le speculazioni sul Franco, derivate dalla crisi finanziaria dei debiti sovrani europei.
Ancora più famigerato fu l'intervento di Thomas Jordan il 15 gennaio 2015 quando rimosse il peg, lasciando attoniti gli investitori sul cambio valutario. Quel giorno il Forex visse una delle pagine più nere di tutta la storia dei mercati valutari. Il cambio EUR/CHF arrivò a perdere in pochi minuti fino al 40% del suo valore creando un effetto disastroso nei conti dei trader e nella situazione finanziaria dei broker che non riuscirono in tempo a mandare i clienti in margin call. Da allora nessuno più nutrì grande fiducia nei confronti degli annunci della Swiss National Bank, che perse gran parte della sua credibilità.