PBOC: origini, storia e sviluppi della Banca Centrale cinese | Investire.biz

PBOC: origini, storia e sviluppi della Banca Centrale cinese

04 apr 2021 - 13:00

05 dic 2022 - 14:58

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Quando è nata la Banca Popolare Cinese? Quali sono le sue funzioni principali e le sue limitazioni? Come è composta la sua struttura organizzativa? Ecco tutte le risposte

La Banca Popolare Cinese, il cui acronimo è PBC o PBOC, è la Banca Centrale della Repubblica Popolare Cinese ed ha il potere di gestire la politica monetaria e di regolamentare gli istituti finanziari del Paese. Le sue funzioni sono molto simili a quelle esercitate dalla  Federal Reserve negli Stati Uniti, mentre divergono da quelle della  Banca Centrale Europea. Attualmente la PBOC, che ha sede a Pechino, è governata da Yi Gang, nominato dall'Assemblea Nazionale del Popolo nel marzo del 2018.

 

Banca Popolare Cinese: le funzioni principali

La riforma della Banca Centrale effettuata nel 2003 e che modifica la Legge della Banca Popolare Cinese del 1995, circoscrive in 14 punti quelle che sono i principali compiti che a livello statutario l'istituto deve svolgere. Questi consistono in:

 

  • far rispettare leggi, norme e regolamenti sulla base delle funzioni esercitate;
  • formulare e attuare la politica monetaria conformemente alle leggi dello Stato;
  • emettere moneta e amministrarne la circolazione;
  • regolamentare i mercati finanziari;
  • prevenire e mitigare i rischi finanziari sistemici per salvaguardare la stabilità finanziaria;
  • gestire il tasso di cambio e le riserve di oro;
  • amministrare la tesoreria dello Stato;
  • assicurare il normale funzionamento dei sistemi di pagamento;
  • monitorare il riciclaggio di denaro;
  • svolgere analisi economiche e statistiche finanziarie;
  • gestire il settore del credito;
  • partecipare alle attività finanziarie internazionali;
  • svolgere attività finanziarie in linea con le norme esistenti;
  • eseguire tutte le altre funzioni previste dal Consiglio di Stato.

 

Banca Popolare Cinese: struttura organizzativa

La Banca Popolare Cinese è un organo indipendente e riferisce tutte le decisioni prese in tema di tassi d'interesse e di tassi valutari in via esclusiva al Consiglio di Stato. Inoltre presenta alla Camera Legislativa della Cina, denominata Committee of the National People's Congress, il rapporto sulla gestione della politica monetaria e sull'andamento del settore bancario e finanziario.

I suoi organi principali sono:

 

  • Il Governatore, che è proposto dal Consiglio di Stato e approvato dal Parlamento nazionale. In seguito viene nominato e può essere rimosso solo dal Presidente della Repubblica Popolare Cinese. Egli ha il compito di esercitare una supervisione del lavoro svolto dalla Banca Centrale;
  • I Vice Governatori, che sono nominati dal Consiglio di Stato, il quale è l'unico organo preposto alla rimozione degli stessi. Essi svolgono un ruolo di assistenza al Governatore nell'esercizio delle sue funzioni.


Banca Popolare Cinese: origini e sviluppi

La PBOC nacque nel 1905 sotto il nome di Banca del Ministero delle Finanze dell'Impero Cinese, che era stata la Banca Centrale della dinastia Qing. Le sue funzioni erano quelle di emettere moneta e di amministrare la tesoreria dell'Impero, nonché di banca d'affari entrando nelle più importanti operazioni che coinvolgevano le istituzioni finanziarie della dinastia. Nel 1908 fu cambiata denominazione e l'istituto divenne Banca della Grande Qing.

Nel 1911 scoppiò la Rivoluzione cinese, conosciuta anche come Rivoluzione Xinhai, dove una guerra civile comportò l'abdicazione dell'Imperatore Pu Yu e l'ascesa di Sun Yat-sen al vertice della Repubblica cinese. Da lì la Banca Centrale modificò ancora nome e fu chiamata Bank of China. Quest'ultima poi divenne una banca commerciale ordinaria, lasciando nel 1928 il ruolo di istituto centrale alla Banca Centrale, che era stata creata 4 anni prima per finanziare lo sviluppo del Paese.

In realtà fino all'inizio della Seconda Guerra Mondiale l'emissione di banconote non era esclusiva di un'unica Banca Centrale, ma fu appannaggio di 4 istituti: la Banca Centrale, la Bank of China, la Banca dei Contadini Cinesi e la Banca delle Comunicazioni.

L'affermazione delle forze comuniste portò alla nazionalizzazione delle banche commerciali che confluirono tutte in una sola Banca, così nacque il 1° dicembre 1948 la Banca Popolare Cinese, controllata direttamente dal Ministero delle Finanze. Fino al 1979 quest'ultima svolse sia le tipiche funzioni di un istituto centrale sia quelle di una banca commerciale. Il principale compito era quello di sostenere la programmazione economica del Governo cinese, avendo in gestione quasi la totalità degli asset finanziari.

Nel 1984 però arrivò una grande riforma dove si fece un passo indietro e la Banca Centrale fu scorporata in 4 banche commerciali pubbliche: Banca della Cina, Banca Cinese per le Costruzioni, Banca Cinese per l’Agricoltura, Banca Cinese per l’Industria e il Commercio.

La PBOC fu riconosciuta in via formale come istituto centrale e spogliata delle sue funzioni commerciali. In sostanza essa controllava l'offerta di moneta e gestiva il cambio e le riserve in valuta. Inoltre i finanziamenti alle imprese pubbliche, che prima venivano effettuati direttamente dallo Stato a fondo perduto, da quel momento furono assegnati alla Banca Centrale diventando sovvenzioni con credito.

Nel 1995 venne fatta la Legge della Banca Popolare Cinese, con la quale la PBOC rispondeva solo al Consiglio di Stato della sua operatività, quindi fu sganciata dall'influenza della politica locale e di altri istituti finanziari. In realtà divenne un organo indipendente nella realizzazione della sua politica monetaria sul modello della Federal Reserve.

Tuttavia alcune facoltà che prima le erano concesse, poi furono limitate, come ad esempio la possibilità di concedere facilitazioni di credito bancario o di elargire prestiti ai Governi locali. Questo aprì la strada per un'ulteriore modifica nel 1998 allorché fu ancor di più ridimensionato il condizionamento delle Autorità locali attraverso l'eliminazione delle filiali provinciali e l'attuazione di solo 9 sedi regionali.

La Legge del '95 fu modificata dalla riforma del 2003 con la quale vennero circoscritte in via definitiva quelle che sono le funzioni della PBOC nei 14 punti su esposti.

 

 

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