Le performance del franco svizzero continuano a stupire, con la divisa elvetica preferita dal mercato in momenti di tensione geopolitica come quelli che stiamo vivendo e con un differenziale di tasso, soprattutto contro euro, che torna a convergere dopo una fase di apparente euforia dei rendimenti della zona euro prima dell’invasione russa.
La BCE non alzerà il costo del denaro e questo fa male alla moneta unica. Anche la Banca centrale svizzera non sembra per ora aver intenzione di intervenire creando così delle impostazioni grafiche molto interessanti per i trader, una di queste è GBP/CHF di cui abbiamo già parlato qualche tempo fa. Questa settimana invece voglio porre l’attenzione su GBP/NOK.
Norvegia: Banca centrale pronta ad agire in modo deciso
La debolezza relativa della sterlina contro praticamente tutte le divise eccezion fatta per l’euro, è stata generata dalle naturali tensioni geopolitiche e finanziarie che solitamente coinvolgono in negativo il pound. Per Londra il problema non è tanto quello del prezzo del petrolio quanto piuttosto quello di un’inflazione che mette a rischio la ripresa economica e i salari reali. La Bank of England interverrà sui tassi ma in maniera meno aggressiva rispetto alla previsioni.
Non siamo ancora all’inversione della curva dei rendimenti ma il differenziale di tasso tra decennale e biennale inglese si è ridotto a 15 punti base, segnalando i rischi di un eccessivo inasprimento del costo del denaro. Al 17 marzo, il mercato sconta un rialzo di 25 punti base e non più 50, con il costo del denaro che dovrebbe arrivare all'1,75% entro la fine dell’anno.
Un altro Paese che procederà con nuovi rialzi dei tassi è la Norvegia. Qui l’accesso al credito verrà molto probabilmente frenato in maniera maggiore da una Banca centrale che potrebbe paradossalmente fare i conti con un’economia in surriscaldamento.
I combinati effetti di aumento della domanda interna grazie al boom dei prezzi del petrolio di cui la Norvegia è grande produttrice (e quindi dei salari) e di aumento delle importazioni di tutti quei beni di cui il paese scandinavo non dispone crea un mix perfetto per assistere a una fiammata dell’inflazione, che l'istituto cercherà di stroncare alzando i tassi.
GBP/NOK: analisi tecnica e strategie operative
GBP/NOK sta scontando lo scenario descritto e per questo credo che un ribasso ulteriore del cross verso la zona di supporto di lungo periodo (nonché media mobile a 200 giorni) potrebbe essere una di quelle opportunità da sfruttare.
Dalle parti di 11,5 per ben tre volte le quotazioni hanno rimbalzato nel 2021 e quindi la solidità del livello potrebbe garantire un buon rapporto rendimento rischio per chi tenterà strategie di natura long. Resistenza a 12,5 oltre la quale il target di sposterebbe una figura sopra. Stop loss a 11,4 per impostare una strategia di gestione del rischio ottimale.