I mercati sono in attesa della riunione del FOMC di stasera per conoscere la decisione sui tassi di interesse e soprattutto per sapere cosa dirà Jerome Powell nel corso della conferenza stampa: ore 19:00 per la decisione sui tassi e 19:30 per l'inizio della conferenza. Come sta scontando il mercato questa situazione e come è posizionato attualmente?
Oltre ad essere una giornata fondamentale per il futuro dei mercati finanziari USA, stamattina abbiamo avuto il dato sull'inflazione in UK che, contro ogni previsione, ha evidenziato un rialzo. Vediamo come possiamo sfruttarlo a nostro favore.
Tassi di interesse ed indici USA
L'immagine sopra mostra cosa stava scontando il mercato in data 08/03 per quanto riguarda il rialzo dei tassi da parte della FED per tutto il 2023. Vediamo come soltanto fino a 2 settimane fa, il mercato prezzava un target finale dei tassi tra 5,75% e 6% con un taglio soltanto a partire da fine 2023 di circa lo 0,25/0,50%. Quindi fino a 2 settimane fa, il mercato era posizionato su una narrativa hawkish (quindi in ottica ribassista) di Jerome Powell che negli ultimi interventi ha ribadito come l'economia era ancora forte sostenuta soprattutto dal mercato del lavoro non ancora in contrazione.
Dopo soli 14 giorni però è stato tutto stravolto in seguito ai recenti eventi che hanno colpito il settore bancario USA (fallimento di SVB e crisi di liquidità). Come possiamo vedere dal nuovo grafico dei Fed Funds Rates attesi per quest'anno infatti, i mercati scontano attualmente un tasso terminale al 5% con un aumento da 0,25% stasera e successivi tagli che partiranno già dal prossimo meeting di aprile, per arrivare a fine anno ad un taglio complessivo di circa 0,75% ed un target per inizio 2024 del 4% circa.
Insomma, una situazione totalmente stravolta a causa dell'incertezza e della paura che ormai pare aver preso il sopravvento sulla razionalità e la logica. Un cambio di paradigma così netto ed improvviso è ovviamente stato preso positivamente dagli indici USA che fanno segnare performance importanti su base mensile del 7% per il Nasdaq e del 2% circa per S&P 500; la differenza sostanziale tra i due indici è che il Nasdaq, disponendo di più titoli tech e growth, ha più spazio da dover recuperare essendo proprio questi ultimi titoli ad aver sofferto di più nell'ultimo anno.
Attualmente il Nasdaq si trova su una zona di resistenza dei 13.000 e quindi sarà fondamentale vedere come reagiranno gli investitori dopo la riunione di stasera, soprattutto in virtù delle parole e della dialettica che utilizzerà Powell: da una parte dovrà calmierare gli animi e dall'altra non renderli troppo euforici perchè la lotta all'inflazione (attualmente al 6%) non è per nulla finita.
Inflazione UK - EUR/GBP
Stamattina ci siamo svegliati col dato Cpi (Consumer price index, il tasso di inflazione) del Regno Unito al 10,4%, maggiore sia rispetto alle attese (9,9%) e sia rispetto al dato di gennaio (10,1%).
Il dato era totalmente inatteso soprattutto perchè il Regno Unito ha iniziato molto prima con la politica monetria restrittiva e col rialzo dei tassi di interesse; infatti queste decisioni avevano già iniziato a colpire le spese dei consumatori ed il settore produttivo che si trovavano già in contrazione da qualche mese (su tutti il PIL annuo di gennaio, che aveva fatto registrare un misero +0,4%)
Quindi attualmente si ritrovano con un problema più grosso del previsto: da un lato l'inflazione che non decresce come ci si attendeva e dall'altro un'economia che è già in contrazione e che quindi non dà spazio ad una rivisitazione del target terminale dei tassi di interesse. La Bank of England ha le mani legate e sarà molto interessante capire come si muoverà in questo clima di alta tensione.
Proprio in virtù del dato di stamattina, le coppie valutarie scambiate con la Sterlina Inglese hanno subito movimentazioni importanti. Tra tutte EUR/GBP offre spunti interessanti per poter costruire una posizione Long.
Per tutto ciò che abbiamo detto prima, la BoE non può permettersi un rialzo dei tassi eccessivo nonostante il dato di stamattina, quindi sfrutteremo questo fattore per posizionarci al rialzo.
Analisi Operativa
Entrata LONG in zona 0,877 e 0,874 che corrisponde alla zona di rotazione che ormai funziona da supporto da dicembre 2022.
- Stop Loss sotto 0,8695;
- Target 1: 0,88395;
- Target 2: 0,894.