La Sterlina britannica sarà destinata a lasciare il posto alle criptovalute come moneta ricorrente in Gran Bretagna. Lo rivela un sondaggio realizzato da Deloitte tra i leader dei servizi finanziari del Regno Unito, secondo cui nei prossimi 5-10 anni la crescente domanda di valute digitali metterà in secondo piano la moneta legale. L'80% degli interpellati si è espresso a favore della blockchain come sistema che prenderà il sopravvento in futuro, con il settore che ha guadagnato sempre più terreno fra gli investitori istituzionali.
Le principali banche d'affari come Goldman Sachs, Morgan Stanley e Citigroup hanno preso posizione annunciando sviluppi nel settore. Mentre i gestori di fondi stanno inserendo le criptovalute in portafoglio in quantità e a un ritmo che non si era mai visto prima. Secondo i dati rilasciati dal gestore di asset digitali Nickel, nel mese di giugno i fondi di investimento a livello globale detenevano più di 43 miliardi di dollari investiti nella blockchain.
L'esperto di asset digitali di Deloitte, Tyler Welmans, spiega il risultato del sondaggio come un riconoscimento per le criptovalute, ormai entrate senza indugi nelle grazie del mainstream. Di conseguenza i fornitori di servizi finanziari stanno facendo in modo che la custodia e l'accesso al trading di token digitali siano consentiti alla clientela in maniera sempre più sviluppata.
Criptovalute: perché sostituiranno la Sterlina
Cosa ha determinato veramente questo scatto verso le criptovalute al punto da pensare di poter sostituire la Sterlina? Probabilmente ci sono state un paio di cause che si sono intrecciate e che hanno fatto paventare un indebolimento della moneta britannica.
In primo luogo Brexit continua a destare preoccupazione. L'uscita dalla Gran Bretagna dall'Europa ha posto il dubbio circa il ruolo di Londra come centro finanziario a livello europeo e mondiale, mettendo a dura prova il settore dei servizi finanziari. Allo stesso tempo il Covid-19 ha contribuito a creare incertezza e instabilità, condizionando l'economia britannica i cui effetti si riverberano inevitabilmente sulla finanza.
Gli investitori hanno visto quindi nelle monete virtuali come una fonte di ristoro, sebbene queste presentino ancora delle zone d'ombra e dei rischi che bisogna superare. La regolamentazione del settore è ancora in alto mare, pertanto la sicurezza dei dati è lontana dall'essere garantita. Questa è la principale fonte di preoccupazione per i dirigenti bancari che hanno partecipato al sondaggio.
Al riguardo, recentemente la Financial Conduct Authority ha ammesso che alcuni Exchange come Binance non possono essere regolamentati in modo efficace per via della mancanza di informazioni disponibili sulla loro struttura e sulla governance. Tutto ciò non è certamente un segnale confortante per sciogliere dei nodi che in questo momento si rivelano essere particolarmente intricati.
Criptovalute: riconosciute in ogni parte del mondo
I problemi di regolamentazione sono innegabilmente complicati, ma in ogni parte del mondo le criptovalute continuano a essere adottate. Nella giornata di ieri, il Chedi Andermatt, hotel a 5 stelle svizzero controllato dal miliardario Samih Sawiris, ha affermato che accetterà pagamenti in Bitcoin ed Ethereum da parte dei propri clienti per saldare il conto del soggiorno. Attraverso la collaborazione con il fornitore di servizi di pagamento Worldline e con quello di criptovaluta svizzero Bitcoin Suisse, il resort metterà in piedi il meccanismo convertendo i pagamenti di crypto in franchi svizzeri una volta confermati.
Giovedì 26 agosto il Governo di Cuba ha annunciato che i pagamenti sull'isola potranno avvenire anche attraverso le criptovalute, con la Banca Centrale che stabilirà le regole e concederà la licenza ai fornitori dei servizi di pagamento. La decisione è stata presa in considerazione del fatto che nel territorio è diventato più difficile adoperare dollari statunitensi per via dell'embargo imposto dall'ex Presidente USA Donald Trump. Inoltre, bisogna ricordare che tra qualche settimana in El Salvador Bitcoin sarà riconosciuto come valuta avente corso legale e potrà essere anche utilizzato per incoraggiare le rimesse dei cittadini che vivono all'estero.