Nella giornata di domani, dopo la chiusura dei mercati americani, Robinhood rilascerà i dati del secondo trimestre. La popolare piattaforma di trading non dovrebbe annunciare grosse novità essenzialmente perché alcune informazioni fondamentali sono state già anticipate dall'azienda.
Il punto chiave riguarda il numero di nuovi utenti, cresciuto di 4,5 milioni tra il primo e il secondo trimestre e di 10 milioni rispetto a inizio anno. Adesso la società guidata da Vlad Tenev può contare su ben 22,5 milioni di conti aperti presso la sua piattaforma.
Un'altra notizia importante concerne la profittabilità dell'azienda. Le proiezioni hanno esplicitato che nel secondo trimestre il bilancio è in perdita di una cifra compresa tra 487 e 537 milioni di dollari, a fronte di ricavi tra 546 e 574 milioni. Vi è purtroppo un segnale inquietante per gli investitori: la componente più importante delle entrate aziendali, il trading sulle azioni, è diminuito rispetto all'anno scorso.
Robinhood: gli aspetti rilevanti della trimestrale
Quali possono essere le novità in grado di movimentare il titolo nella pubblicazione della trimestrale? Il mercato probabilmente sposterà l'attenzione sulla guidance da qui alla fine dell'anno. Un mese fa Robinhood aveva previsto un calo delle entrate nel terzo trimestre per via del crollo delle criptovalute ma, alla luce del rally delle ultime settimane, sarebbe da vedere se gli utenti abbiano aumentato o meno il trading attraverso la piattaforma.
Altri argomenti caldi scaturiscono dalle domande che gli investitori retail hanno posto tramite l'app Say Technologies che Robinhood ha appena acquistato per 140 milioni di dollari. Tra i quesiti di maggiore rilevanza spicca innanzitutto quello relativo alla distribuzione di dividendi in futuro.
Su questo la società è già stata lapidaria nel prospetto informativo, escludendo la possibilità di uno stacco della cedola. Qualsiasi novità positiva in tale direzione costituirebbe una miccia in grado di infiammare il titolo in Borsa.
Un altro aspetto fa riferimento alla possibilità dei clienti di ottenere un proprio portafoglio digitale in grado di trasferire i fondi fuori dalla piattaforma. Questa è un'opzione che l'azienda sta valutando da diverso tempo e il CEO Tenev già nel mese di marzo aveva dichiarato che l'operazione potrebbe essere implementata quanto prima.
Infine vi è curiosità sui piani di Robinhood per i conti pensionistici IRA, 401(k) e HSA, che hanno già attuato competitor come Fidelity e Charles Schwab. Questo permetterebbe all'azienda non solo di colmare un gap competitivo, ma anche di affrancare le proprie entrate dal volume di trading sulla piattaforma.
Robinhood: vanno comprate le azioni?
Le azioni Robinhood in questo momento si trovano in una terra di nessuno, nel senso che il mercato non ha ancora deciso quale direzione prendere. Il primo giorno in cui è sbarcato in Borsa il 29 luglio, il titolo si è immediatamente schiantato facendo pensare al grande flop dopo tanta attesa. Nelle 4 sedute successive ha cominciato a salire in maniera vertiginosa sostenuto dagli investitori retail, salvo poi scivolare nuovamente quasi dimezzando il proprio valore dal massimo.
Tra i maggiori sponsor delle azioni vi è l'ETF ARK Fintech Innovation di Cathie Wood, che possiede circa 5 milioni di azioni. Sull'azienda tuttavia pesa una spada di Damocle relativa alla controversia che l'azienda potrebbe affrontare con la Security and Exchange Commission. La piattaforma genera l'81% dei ricavi dal flusso di ordini dei clienti trasferiti ai market maker, pratica che la massima Authority americana sulla Borsa potrebbe vietare.