Gli investitori al dettaglio stanno alimentando il rally di Wall Street. Nelle ultime settimane è stato registrato un autentico boom degli acquisti di azioni da parte degli operatori retail, mossi più che altro dalla paura di perdere il treno dei rialzi (in gergo finanziario si parla di
FOMO, ovvero Fear of Missing Out).
È quanto è emerso da alcuni dati elaborati dalle grandi banche. Secondo Citigroup, l'attività di trading ha raggiunto il volume più alto da quando l'istituto finanziario ha iniziato a monitorare i dati nel 2018. Sulla base di quanto riportato da Arun Jain, equity and quant strategist di JP Morgan Chase, dal 2 all'8 ottobre, gli acquisti settimanali di azioni da parte dei retailer hanno toccato quota 7 miliari di dollari, in aumento rispetto ai 5,3 miliardi di dollari settimanali medi degli ultimi due mesi. Inoltre, negli ETF, i flussi di denaro al dettaglio hanno raggiunto i 5,8 miliardi di dollari, il livello più alto in quasi cinque mesi, ha osservato Jain.
A motivare la tendenza forsennata a entrare a mercato è l'
ottimismo sull'intelligenza artificiale, a seguito anche di una serie di accordi che ultimamente sono stati conclusi da alcune grandi aziende tecnologiche americane tipo Nvidia e AMD con la startup leader nell'AI (Artificial Intelligence) OpenAI. Inoltre, hanno contribuito agli acquisti retail anche le aspettative sui tagli dei tassi di interesse da parte della
Federal Reserve e sugli utili resilienti delle aziende nell'ambito della stagione delle trimestrali, che inizia la prossima settimana (
Banche USA: cosa aspettarsi dalle trimestrali).
"Da un po' di tempo sosteniamo che i guadagni del mercato azionario siano stati in gran parte spinti da una combinazione di FOMO e MOMO (Mistery of Missing Out, ossia paura di perdersi qualcosa senza sapere cosa sia, ndr)", ha detto Steve Sosnick, Chief strategist di Interactive Brokers. "A questo punto, ogni calo è percepito come un'opportunità di acquisto e i trend rialzisti sono qualcosa da inseguire".
Wall Street: ecco le azioni acquistate dagli investitori retail
Ma quali sono le azioni preferite dagli investitori retail in questo momento? I nomi legati all'intelligenza artificiale sono al centro dell'entusiasmo dei piccoli operatori di Borsa, ha suggerito Jain. "Dell Technologies ha attirato il suo più grande afflusso in quasi cinque mesi, mentre i membri delle Magnifiche Sette, escludendo Apple, hanno visto acquisti considerevoli", ha affermato.
Anche JP Morgan rileva che i titoli orientati alla crescita stanno guidando gli acquisti al dettaglio. Lo si può vedere dal mercato delle opzioni. Nelle ultime sette sessioni fino al 9 ottobre, "l'offerta gamma al dettaglio - indicatore di quanto gli investitori stanno vendendo opzioni e raccogliendo premi su call e put a breve scadenza - è balzata al massimo storico di 93 miliardi di dollari", ha detto la più grande banca americana.
Gli strategist di 22V Research hanno analizzato il paniere preferito di Goldman Sachs, cresciuto di circa 20 punti percentuali da inizio settembre, scoprendo che il 77% di questo rendimento è stato generato dalle azioni tecnologiche. Tra queste si sono distinti tre nomi dell'informatica quantistica, quali Rigetti Computing, D-Wave Quantum e IonQ.
Quali rischi?
Questa forte concentrazione sulla tecnologia espone però i piccoli investitori al pericolo di una correzione sostenuta. Alcuni osservatori finanziari evocano quanto accade 25 anni fa quando l'euforia fuori controllo degli investitori sui titoli Internet fu spenta dallo
scoppio della bolla dot-com.
"Dato il loro contributo concentrato alla recente sovraperformance del paniere, qualsiasi correzione di questi nomi quantistici avrebbe un impatto sproporzionato sull'indice più ampio", ha scritto Dennis DeBusschere, Chief market strategist di 22V Research. In pratica, basterebbero "piccole variazioni dei tassi di interesse, degli spread creditizi o della volatilità per innescare un forte calo del paniere", ha aggiunto.