Il ritorno sulla scena della guerra commerciale, con le minacce di Donald Trump di dazi alla Cina, ha indebolito nell'ultima ora i mercati azionari europei che hanno chiuso l'ultima seduta della settimana in generale ribasso.
In attesa del verdetto in arrivo stasera da S&P sul rating dell'Italia, il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in calo dell'1,74% a 42.074,50 punti. Dal punto di vista operativo, prosegue la fase correttiva dell'indice italiano con i prezzi che si avvicinano pericolosamente ai forti supporti posti sulla soglia dei 42 mila punti. Fondamentale sarà la tenuta di questi livelli, per evitare un indebolimento del quadro grafico di medio periodo, con prossimi target i 41.500 punti.
Tra i titoli che in Europa hanno visto una volatilità in aumento troviamo BASF, nel giorno in cui il gruppo ha comunicato di aver ceduto un proprio asset. Andiamo a scoprire di chi si tratta.
BASF cede la divisione Coatings per 7,7 miliardi
Nelle scorse ore Basf ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Carlyle per la cessione della divisione Coatings. Quest'ultima include i business delle vernici per veicoli OEM, le vernici per il settore della riparazione auto e i trattamenti superficiali. L’operazione prevede un valore d’impresa di 7,7 miliardi di euro e dopo le consuete approvazioni regolatorie dovrebbe concludersi nel secondo trimestre del prossimo anno.
Considerando anche la già completata cessione del business delle vernici decor, alla brasiliana Sherwin-Williams, il valore complessivo della divisione Coatings sale a 8,7 miliardi di euro. Il gruppo tedesco reinvestirà nella divisione mantenendo una partecipazione del 40% e riceverà al momento della chiusura dell'operazione circa 5,8 miliardi di euro di liquidità pre-tasse, evidenziando la fiducia nel potenziale di crescita del business.
Al tempo stesso Carlyle supporterà la crescita futura della divisione investendo nelle capacità commerciali, nell’innovazione e nella struttura organizzativa per rafforzare la concentrazione sul cliente. La divisione Coatings di BASF, con oltre 10.300 dipendenti e vendite per circa 3,8 miliardi di euro nel 2024, è un player globale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di vernici innovative e sostenibili per il settore automobilistico, oltre a trattamenti superficiali per metallo, plastica e vetro in diversi settori industriali. La divisione opera in Europa, Nord e Sud America e nella regione Asia Pacific.
Azioni Basf: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Basf sulla Borsa tedesca. Con volumi e una volatilità in aumento, è stata una seduta in territorio negativo per il titolo Basf che, con un calo dell'1,8%, ha chiuso le contrattazioni sotto i 42,2 euro. Con un'impostazione che su tutti i time frame è al ribasso, fondamentale sarà la tenuta dei forti supporti situati sui 42-41,5 euro.
La perdita di questi livelli, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovrebbe favorire una continuazione della tendenza discendente in direzione dei 40 euro e a seguire verso i minimi intraday del 2025 toccati lo scorso 7 aprile in area 37,9 euro, che rappresenta il bottom degli ultimi 15 anni. La violazione di tali sostegni aprirebbe la strada per ulteriori discese fin verso i 35 euro.
Per avere un segnale di forza le quotazioni dovrebbero spingersi oltre i 44,5-44,8 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo. Sopra tali aree resistenziali le azioni si aprirebbero la porta per un rimbalzo verso i 46 euro e successivamente i massimi degli ultimi 5 mesi situati sulla soglia dei 48 euro. Nel caso in cui anche queste aree dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un primo segnale di allentamento della pressione ribassista con possibili apprezzamenti verso i 49 euro e in seguito l'area dei 50 euro.
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