Martedì 5 marzo 2024 il Bitcoin ha coronato il movimento rialzista partito ad inizio 2023 facendo registrare un nuovo massimo storico a 69.191,95 dollari (il precedente top, fissato a 68.991,85 dollari, era datato novembre 2021). L’approvazione degli ETF sul Bitcoin spot ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso permettendo al BTC di diventare realmente “mainstream” grazie agli acquisti di tutti quegli investitori in precedenza spaventati dai tecnicismi che da sempre circondano il mondo cripto.
Per chi è affezionato alla finanza tradizionale, gli ETF non rappresentano l’unico modo per ottenere un’esposizione al Bitcoin, ci sono diverse azioni che presentano un’elevata correlazione con i prezzi (Wall Street: le azioni legate al Bitcoin e al mondo delle criptovalute). In particolare, a Wall Street è possibile puntare su titoli come MicroStrategy e HIVE Digital Technologies.
MicroStrategy fa all-in sul Bitcoin
Di MicroStrategy abbiamo parlato qualche giorno fa per l’all-in sul Bitcoin tramite l’emissione di obbligazioni convertibili per 600 milioni di dollari (MicroStrategy rilancia sul Bitcoin ma le azioni crollano, ecco perché). “Gli ETF spot stanno facilitando la trasformazione digitale del capitale. E ogni giorno, centinaia di milioni di dollari di capitale fluiscono dal tradizionale ecosistema analogico all’economia digitale”, ha detto Michael J. Saylor, cofondatore e presidente di MicroStrategy.
Un investimento nel titolo MSTR un anno fa avrebbe permesso di amplificare il movimento rialzista registrato dal Bitcoin: nonostante rispetto a 12 mesi fa la quotazione della cripto sia salita di oltre 200 punti percentuali (+202,4%), le azioni MicroStrategy sono state in grado, con un +424,8%, di doppiarne la performance.
Fino a qualche anno fa l'azienda era esclusivamente una società di business intelligence, specializzata nella fornitura di software e servizi per analisi aziendali, software mobile e servizi basati su cloud. Ma ora la maggior parte della sua proposta di valore deriva dalla sua posizione in Bitcoin. Saylor ha più volte ripetuto che "comprerà il massimo per sempre". Nella seconda metà di febbraio MicroStrategy ha acquistato altri 3 mila Bitcoin portando il patrimonio totale della società a 193 mila monete (con un prezzo medio di carico di 31.500 dollari) per un controvalore di poco inferiore ai 13 miliardi di dollari.
"MSTR offre un modello di business unico incentrato sull'acquisizione e il possesso di Bitcoin, che rappresentano la maggior parte della valutazione della società, con la sua attività di software che svolge un ruolo di supporto come zavorra per tale valutazione e un generatore di flusso di cassa utilizzato per l'acquisto di Bitcoin aggiuntivi”, spiega Mark Palmer, analista di Benchmark. "Tra i numerosi punti di differenza delle azioni MSTR rispetto agli ETF vi sono la sua capacità di acquisire Bitcoin utilizzando i proventi delle emissioni di debito e azioni (oltre 5,3 miliardi di dollari raccolti dal 2020) e il flusso di cassa garantito dalla sua attività di software, la scala di opzioni sul titolo che fornisce ai trader con la capacità di coprire le proprie posizioni e/o vendere la volatilità e la marginalità del titolo".
Dopo un rialzo del 438% nell’ultimo anno, le azioni MicroStrategy attualmente hanno un prezzo di circa 37 punti percentuali maggiore rispetto al “fair value”, fissato dalla piattaforma Forecaster.biz a 783,66 dollari (ieri il titolo ha chiuso a 1.246,21 dollari). Dal punto di vista fondamentale, l’Altman Z-score (un parametro utilizzato per valutare la salute finanziaria di un'azienda, uno Z-score maggiore di 2,99 è considerato sinonimo di solidità) si attesta a 4,68 punti mentre il Piotroski Score (l’indicatore sviluppato da Joseph Piotroski che tramite un punteggio da 0 a 9 valuta la salute finanziaria delle aziende) è a 4 punti (Battere il mercato con il Piotroski Score).
HIVE Digital Technologies: minatori di Bitcoin dal 2020
Un’esposizione al Bitcoin può essere ottenuta anche acquistando azioni di società che “minano” i Bitcoin, ossia che puntano a convalidare le transazioni sulla rete risolvendo complessi enigmi matematici tramite hardware dedicato. Una di queste è HIVE Digital Technologies che, sbarcata a Wall Street nel 2017 come minatore di Ethereum, dal 2020 ha iniziato a lavorare con il Bitcoin. HIVE utilizza energia a basso costo e fonti rinnovabili ed è attiva in Canada, Islanda e Svezia.
Nel mese di gennaio la società ha estratto 234,6 Bitcoin, +14% rispetto a dicembre, mentre nel trimestre a dicembre 2023 il bottino si è attestato a 830 BTC. Nel complesso, HIVE a fine gennaio deteneva 1.939 BTC, per un controvalore di quasi 130 milioni di dollari.
“I parametri di redditività nel trimestre sono stati potenziati da un aumento dei prezzi spot di BTC insieme ai continui guadagni nell'efficienza della flotta mineraria, in qualche modo compensati dall'aumento delle difficoltà della rete”, ha detto Joseph Vafi di Canaccord. “Consideriamo la flotta di HIVE come una delle più efficienti del settore”.
In rosso del 21% nel 2024, le azioni HIVE rispetto a 12 mesi fa valgono il 32% in più. Un Altman Z-score a 1,08 punti indica un elevato rischio di bancarotta mentre il Piotroski Score è stabile a 4 punti.