Nell'ultima seduta di Wall Street, le azioni MicroStrategy hanno chiuso le contrattazioni con un balzo del 23,59% in scia dei forti acquisti sul mercato delle criptovalute. La società americana di business intelligence e servizi cloud è uno dei maggiori investitori al mondo di Bitcoin e, grazie allo strappo della criptovaluta verso i massimi storici, nella giornata di ieri ha
aggiunto circa 4,4 miliardi di capitalizzazione.
Tuttavia, negli scambi after hours della Borsa americana, le azioni sono state colpite dalle vendite scendendo fino a oltre il 5% per poi riprendersi e chiudere con un passivo dell'1,5%. Cosa è successo? La società ha reso noto un piano di emissione di obbligazioni convertibili senior per 600 milioni di dollari, con lo scopo di raccogliere ulteriori capitali per investire in altri Bitcoin, oltre che per altre esigenze aziendali non definite. Inoltre, MicroStrategy valuta di offrire la possibilità agli acquirenti di questi bond di comprarne ulteriori per un valore massimo di 90 milioni di dollari, specificando che, in caso la società decida di riscattare alcuni dei titoli, quella cifra di 90 milioni di dollari deve restare non riscattata. La data di scadenza per il rimborso delle obbligazioni convertibili è prevista per il 15 marzo 2030.
La mossa, insomma, non è del tutto piaciuta al mercato, almeno stando alla reazione a caldo. Tuttavia, bisognerà aspettare quantomeno la seduta di oggi per vedere come gli investitori abbiano metabolizzato la notizia.
MicroStrategy: il bottino Bitcoin sale
Intanto, le quote in portafoglio del
Bitcoin aumentano di valore per MicroStrategy. La principale criptovaluta nelle ultime ore ha sfondato anche la soglia di 68.000 dollari, portandosi a poca distanza dal record storico conseguito a novembre 2021 di 68.990 dollari. In realtà,
per capitalizzazione il Bitcoin ha già raggiunto il suo massimo. Secondo i dati CoinGecko, il valore di mercato della valuta digitale è arrivato a 1.350 miliardi di dollari, superando il picco di 28 mesi fa di 1.280 miliardi di dollari. "Storicamente, un valore di mercato record è stato il segnale più affidabile che sta iniziando una nuova fase", ha affermato David Lawant, capo della ricerca presso il broker di criptovalute FalconX.
Il rally del Bitcoin attualmente sembra incontenibile grazie all'euforia scatenata dall'approvazione da parte della
Securities and Exchange Commission dei primi ETF spot sulla criptovaluta. Il loro lancio ha aperto la strada a nuovi grandi investitori, potenziando lo slancio delle quotazioni. Dai dati resi pubblici dal
London Stock Exchange Group risulta che nella settimana fino al 1° marzo i flussi netti verso i 10 maggiori ETF spot su Bitcoin hanno toccato i 2,17 miliardi di dollari. "È la crypto mania 4.0 e penso che se continuiamo a vedere una volatilità delle obbligazioni e dei tassi piuttosto bassa, potrebbe continuare. C'è sicuramente qualcosa di irrazionale che si sta insinuando nel mercato", ha detto Kyle Rodda, analista di mercato senior di Capital.com.
Il punto ora è capire
dove potrà arrivare il prezzo del Bitcoin, anche alla luce di un
halving alle porte. Secondo Tony Sycamore, analista di mercato di IG, "l'appetito per ottenere un'esposizione a Bitcoin sta raggiungendo livelli insaziabili e, sebbene la criptovaluta sia in ipercomprato nel breve termine,
un movimento verso gli 80.000 dollari sembra fuori questione".