Nel giorno in cui la Bce potrebbe chiarire le sue prossime mosse in tema di taglio dei tassi di interesse, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna delle vendite sui principali mercati azionari dell'area euro. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.300 punti, confermando il suo trend rialzista che potrebbe spingersi nelle prossime sedute in direzione dei 33.500-33.600 punti e a seguire verso i 33.800 punti. Al contrario sarà solo con una discesa dei corsi sotto i 32.000 punti che si avrebbe un primo segnale di debolezza, con un primo obiettivo a 31.750-31.650 punti e successivamente i 31.500 punti.
Tra le storie da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Pirelli che nella giornata di ieri ha comunicato i dati del 2023 e aggiornato il nuovo Piano industriale. Andiamo a scoprire i numeri nel dettaglio.
Pirelli: piano industriale aggiornato
Durante la giornata di ieri Pirelli ha comunicato i dati del 2023 che in alcuni casi sono risultati oltre ai target della società. Nello specifico nel corso dell'anno passato i ricavi si sono attestati a 6,65 miliardi di euro, superiori ai 6,6 miliardi di euro presenti all'interno del Piano ed in aumento dello 0,5% rispetto al 2022. Per quanto riguarda l'utile netto questo ha visto un apprezzamento del 13,8% a 495,9 milioni di euro, con un flusso di cassa di 508,9 milioni di euro, che si confronta con i 515,5 milioni di euro dell'anno precedente ma superiore al target del Gruppo compreso fra i 450 e i 470 milioni di euro. Per quanto riguarda l'Ebit Adjusted supera il miliardo di euro, superiore ai 985 milioni di euro presenti all'interno del Piano e del 2,5% rispetto ai 977,8 milioni di euro nel 2022. In questo contesto il Margine Ebit adjusted si attesta al 15,1%, risultando leggermente sopra il 15% previsto dalla società.
Nel corso del 2023 l’andamento dei volumi è stato pari a -1,8%, sopra il -2% presente nel piano industriale e riflette la strategia di riduzione dell’esposizione sullo Standard a fronte della conferma del posizionamento sull’High Value. Infine il price/mix ha registrato un incremento dell' 8,6%, sostenuto dagli aumenti di prezzo per contrastare la crescente inflazione dei fattori produttivi e dal miglioramento del mix di prodotto.
Nel corso della presentazione dei dati la società ha approvato l'aggiornamento del Piano Industriale 2024-2025, che rappresenta l'aggiornamento del Piano Industriale presentato il 31 marzo del 2021 e che tiene conto del mutato e volatile scenario esterno che ha caratterizzato gli ultimi 3 anni. Per il 2024 Pirelli si attende ricavi compresi fra circa 6,6 e 6,8 miliardi di euro e con volumi complessivi compresi nel range +1,5%/+2,5% con una crescita dell'High Value a livello "Mid-single-digit" e con un'ulteriore riduzione dell'esposizione sullo Standard.
Per il 2025 la società si attende ricavi compresi fra circa 6,8 e circa 7 miliardi di euro con volumi, price/mix e impatto cambi in leggero miglioramento rispetto alle stime per il 2024. La redditività è attesa in progressivo miglioramento, con un margine Ebit Adjusted nel 2024 compreso tra il 15% e il 15,5% e in ulteriore crescita del 16% nel 2025. L'Ebit Adjusted è previsto a circa 1,1 miliardi di euro, in linea con quanto previsto nel marzo 2021, ma con una marginalità inferiore a causa della forte spinta inflattiva. Infine la società ha rivisto al rialzo la politica dei dividendi che prevede nel 2025 la distribuzione di circa il 50% del risultato netto consolidato del 2024.
Azioni Pirelli: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo. E' stata una giornata volatile e con volumi in aumento quella di ieri per il titolo Pirelli che, dopo essersi spinto oltre i top di periodo, chiude le contrattazioni in deciso ribasso vicino all'area dei 5,5 euro. Nel breve periodo la perdita di questi livelli dovrebbero far proseguire le vendite prima in direzione dei 5,42 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, e successivamente i 5,33 euro, dove transita la trendline rialzista che parte dai minimi dello scorso mese di ottobre. Dal punto di vista operativo la violazione di tali supporti andrebbe ad indebolire il quadro grafico, aprendo di conseguenza la strada per nuovi ribassi fin verso la soglia dei 5 euro.
Al contrario la tenuta dei 5,33 euro potrebbe porre le basi ad un recupero dell'azione il cui primo target è posto sui 5,50 euro ed inseguito i top degli ultimi 2 anni situati sui 5,85 euro. Nel caso in cui quest'ultime aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle si avrebbe una riattivazione del trend ascendente in direzione della soglia dei 6 euro ed in seguito verso i 6,30-6,35 euro.
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