Dopo lo scandalo scoppiato a giugno 2020 che implicava l’ammanco in bilancio di 1,9 miliardi di euro e la successiva caduta verticale in Borsa, Wirecard si prepara finalmente a lasciare il DAX. L'accaduto, che si è riversato anche sui bilanci di numerose banche già in difficoltà a causa della pandemia, aveva portato la Deutsche Boerse ad annunciare una revisione delle regole al fine di espellere dal principale paniere tedesco le società che presentano richieste di insolvenza.
Wirecard: ecco quando lascerà il DAX
Secondo quanto comunicato da Deutsche Boerse, grazie alle nuove regole sarà possibile espellere dall’indice delle blue chips tedesche le società insolventi con un preavviso di due giorni di trading. Questo avverrò a partire dal 19 agosto. Secondo il regolamento in vigore precedentemente, l’ex colosso del fintech sarebbe dovuto uscire il prossimo 3 settembre, data del ribilanciamento periodico.
Wirecard aveva fatto il suo esordio nel DAX a settembre 2018 prendendo il posto di Commerzbank. Le azioni dell’azienda di pagamenti online si attestano a 1,4456 euro, in calo del 98,66% dall’inizio dell’anno. La nuova composizione del listino verrà quindi annunciata il prossimo 19 agosto e messa in pratica dopo la chiusura della giornata di Borsa del 21 agosto.
Wirecard: ecco il potenziale candidato per la sostituzione
Secondo alcune indiscrezioni, il principale candidato per prendere il posto di Wirecard all’interno del DAX è Delivery Hero. La società con sede a Berlino conta oltre 25.000 dipendenti, è stata fondata a maggio 2011 e opera in oltre 600 città del mondo. Al di fuori della Cina, Delivery Hero è il più grande network del cibo al mondo con più di 600.000 ristoranti disponibili nella piattaforma. Alcuni operatori hanno sollevato però alcuni dubbi sulla società, in quanto deve ancora pubblicare un profitto annuale.
L’azienda è quotata alla Borsa di Francoforte dal 30 luglio 2017 e si è classificata come la maggiore IPO tedesca degli ultimi dal 2014. A settembre 2017 Delivery Hero è stata inclusa nel SDAX (paniere delle small cap tedesche), mentre a giugno 2018 il titolo è entrato a far parte del MDAX, indice che racchiude le 50 compagnie a media capitalizzazione più importanti della Germania.
Come molte società del settore online, il Coronavirus è stato un evento positivo per Delivery Hero: nel secondo trimestre 2020 la società ha visto gli ordini incrementare a 280,6 milioni di euro (+94,5% a/a). L’andamento dei conti del periodo ha permesso all’azienda di alzare la sua guidance per l’intero anno, prevedendo ricavi tra i 2,6 e i 2,8 miliardi di euro. Nel 3° trimestre 2020 la società ha dichiarato di essere intenzionata a lanciare le sue attività anche in Giappone, dove pianifica di investire inizialmente tra i 20 e i 30 milioni di euro.
In Borsa le azioni Delivery Hero hanno aggiornato il loro massimo storico solo lo scorso 6 luglio, toccando quota 106,20 euro. Dalla sua quotazione, il titolo ha registrano un andamento decisamente rialzista. L’ascesa dall’IPO è pari al +240,67%, mentre dall’inizio del 2020 il rialzo è pari al 44,36%.